Università collegate online tra Ticino e Lombardia
Insubrinet: questo il nome dell'innovativo progetto che permetterà di collegare elettronicamente tutti gli atenei della Regio Insubrica - ossia Como, Varese, Castellanza, Lugano e Mendrisio. Un unico grande polo accademico telematico che sarà a sua volta allacciato con il Centro svizzero di calcolo di Manno-Lugano, con il Politecnico di Milano e il Centro europeo di ricerca di Ispra.
Il complesso sistema di comunicazione in fibre ottiche a banda larga, a cui si sta lavorando da circa un anno, è praticamente già operativo per alcune tratte. Il cablaggio, oltre alla trasmissione di un enorme volume di dati e di informazioni, permetterà la partecipazione a ricerche comuni tra le differenti sedi e di aprire le aule universitarie alla teledidattica con la possibilità per gli studenti di seguire grazie alle teleconferenze le lezioni che si tengono nei vari atenei.
Da parte italiana Insubrinet è stato promosso dalla Provincia di Como che lo ha inserito tra i progetti che possono essere finanziati sull'arco di cinque anni con il programma Interreg III dell'Unione europea per sostenere le iniziative transforntaliere. Sul versante ticinese la coordinazione è affidata all'ingegner Ugo Wyss e al professore Fiorenzo Scaroni della Supsi, la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.
"Nella seconda meta del prossimo luglio - spiega Piero Maranesi assessore provinciale all'Università e al Turismo - verrà pubblicato il bando di concorso per accedere ai fondi di Interregg III e, d'accordo con i nostri partner svizzeri, cercheremo di farci finanziare gradualmente le varie tappe del progetto. Si tratta di costruire una rete che richiede comunque investimenti superiori a quelli concessi dall'Ue e che quindi sarà coofinanziata dagli stessi atenei".
Il Ticino nei collegamenti parte già avvantaggiato avendo quasi ultimato i suoi canali telematici interni, mentre c'è ancora parecchio da fare in Lombardia per completare le connessioni e proseguire poi con l'allacciamento con la Svizzera italiana, il che consentirà anche di mettersi in rete con tutti gli atenei elvetici. "Come amministrazione provinciale - afferma Maranesi - crediamo molto nelle potenzialità di questa collaborazione insubrica e siamo assai soddisfatti di vedere da parte della Svizzera lo stesso interesse che abbiamo noi e una notevole capacità di concretezza operativa".
Nell'ultima riunione, che si è tenuta la settimana scorsa presso l'amministrazione provinciale di Como e a cui ha partecipato anche un delegato del Politecnico di Zurigo, si è deciso di chiedere il primo contributo europeo per la posa delle fibre ottiche nella tratta Ponte Chiasso - via Valleggio dove ci sono la sede comasca del Politecnico di Milano e quella dell'Università Insubria. Successivamente si lavorerà lungo la Valmorea, seguendo il tracciato della vecchia ferrovia, per completare una delle tratte più importanti la Mendrisio- Varese.
"Questo progetto - conclude Maranesi - è la dimostrazioni di quanto possono essere efficaci quelle iniziative che travalicano le barriere formali dei confini e avvicinano su ciò che veramente unisce, gli interessi scientifici, le affinità culturali e storiche. Si tratta di una realizzazione che torna utile non solo alla comunità accademica ma a tutta la società".
Libero D'Agostino

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