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Uno “Spazio Svizzero” a Venezia

In pieno centro di Venezia, dietro la chiesa della Salute: il nuovo Spazio Culturale Svizzero. www.itsitaly.com

Per la sede dell'ex-consolato svizzero si aprono nuovi orizzonti. Il palazzo sulla Laguna, sarà un luogo di incontro, scambio e promozione della cultura svizzera nel nord-est d'Italia.

La diplomazia cambia, come cambiano le necessità di rappresentanza e di assistenza ai cittadini svizzeri all’estero. Così nel 2000 è stato chiuso il Consolato svizzero di Venezia.

La ristrutturazione della rete consolare ha portato infatti ad una concentrazione a Milano delle attività per tutto il nord d’Italia. Nel Veneto è rimasto un console onorario, responsabile per le relazioni con la città e la provincia di Venezia.

Nei locali dell’ex-sede, si apre ora il nuovo “Spazio Culturale Svizzero”. Lo storico palazzo alle Zattere, al margine sud della città lagunare, assume dunque una nuova funzione. A dare un’impronta al centro c’è lo staff dell’Istituto Svizzero di Roma, il CCS di Pro Helvetia a Milano offrirà delle sinergie, ma anche il nuovo Console onorario, Riccardo Calimani, avrà un ruolo.

L’intellettuale, scrittore e saggista italiano Riccardo Calimani, che si è occupato in particolare del giudaismo e della lettura storica della Bibbia, accoglie con entusiasmo la sfida: “Vogliamo costruire qualcosa di nuovo, anche se le risorse sono limitate. Cercheremo di creare un vero spazio d’incontro, una presenza significativa della cultura svizzera a Venezia”.

La presenza

Il centro svizzero non sarà però un’antenna di Pro Helvetia, come ve ne sono in altre grandi città europee, e neanche un doppione dell’Istituto svizzero di Roma. “Si tratta di un nuovo concetto che sfrutta gli spazi dell’ex-consolato – spiega Denis Knobel, responsabile culturale all’Ambasciata svizzera di Roma – che assicurerà una continuità della presenza svizzera nel nord-est”.

Ma l’ambito di attività non è ancora definito e anche Calimani non può dare ulteriori dettagli: “Saranno una mostra fotografica e una serie di concerti a dare inizio allo scambio, ma anche la letteratura avrà uno spazio. Dopo questo inizio vedremo…” Sempre premettendo la collaborazione degli sponsor, la sala multifunzionale sarà in futuro a disposizione delle istituzioni culturali svizzere che operano in Italia e ospiterà anche altre manifestazioni artistiche, mostre ed esposizioni, convegni e conferenze.

Atelier di creatività

Oltre alla sala multifunzionale, l’edificio offre degli spazi abitativi che verranno assegnati annualmente ad artisti elvetici. Si tratta dunque di un ulteriore sostegno pubblico agli artisti che intendono uscire dei confini nazionali.

E Venezia sembra essere un luogo di particolare interesse per chi si cimenta con l’arte. Nell’ambiente ineguagliabile della città sulla laguna, sono molti gli spazi per la creatività. Basta pensare alla Biennale, la kermesse che negli ultimi anni si è riconfermata magnete internazionale della produzione artistica contemporanea, grazie anche alla direzione dello svizzero Harald Szeemann.

Daniele Papacella

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