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Uno spicchio di Torino 2006 …nel sottoscala

Benvenuti a "Torino 2006" presso il Museo Olimpico di Losanna swissinfo.ch

In una piccola sala del Museo Olimpico di Losanna si può curiosare tra le infrastrutture ed i luoghi di competizione delle prossime Olimpiadi invernali.

L’esposizione temporanea “Torino 2006 – Olympic Winter Games and more” gioca con i colori: rosso per la passione, azzurro per la tecnologia e giallo per il Piemonte.

Nella hall del Museo Olimpico il conto alla rovescia è già iniziato da tempo. Un grande tabellone mette costantemente in evidenza giorni, ore, minuti e secondi che mancano all’inizio dei Giochi.

Poi, se si scende al piano inferiore, ecco Torino, le sue bellezze storiche e culturali, i suoi futuristici stadi ed i luoghi dove, a partire dal 10 febbraio 2006, si terranno le gare.

Certo, ci vuole un po’ di fantasia: al Museo Olimpico l’immersione nel Piemonte e nelle sue attrazioni è limitata. La mostra, realizzata dal Comitato organizzatore dei Giochi (Toroc) e adattata per il museo losannese, è piccola e discreta.

Ma, come segnala Rachèle Caloz, vice responsabile della sezione Collezioni e Esibizioni presso il Museo, “è pur sempre la prima volta che dedichiamo un’esposizione ad una città olimpica”.

Accento sulle infrastrutture

E così, fino al 26 marzo 2006, una sala del Museo è caratterizzata da una dozzina di parallelepipedi colorati sui quali spiccano attraenti fotografie, nozioni storiche o dati tecnici.

Gran parte dell’esposizione, gli otto elementi blu, è dedicata alle infrastrutture. Il luminoso palasport olimpico, l’innovativo lingotto ovale per il pattinaggio di velocità, la sofisticata pista di bob.

“Al momento è quello che interessa alla gente”, rileva Rachèle Caloz. “Il pubblico è incuriosito dalle opere e dai luoghi di competizione”.

I tre elementi rossi ricordano la passione, l’energia e le speranze degli atleti, come pure l’entusiasmo del pubblico.

Un po’ sacrificati invece tradizione, cultura e anima della regione piemontese e di Torino, ai quali viene dedicato un solo elemento, quello giallo.

“Ma lo spirito e l’audacia italiani risultano anche dalle costruzioni”, dice Rachèle Caloz. “Il design degli stadi e dei villaggi olimpici è davvero accattivante. Penso proprio che saranno dei buoni giochi”.

Il percorso della fiamma

Accanto a quella situata a Losanna, il Toroc ha allestito altre due mostre simili. Una, nel tentativo di fare dei Giochi piemontesi un evento nazionale, ha girato l’Italia, l’altra alcune città internazionali.

L’8 dicembre sarà poi il giorno della partenza della fiamma olimpica da Roma. In due mesi (e 11’000 km) la torcia percorrerà l’intera penisola e giungerà a Torino alla vigilia della cerimonia inaugurale.

Quale complemento all’esposizione su Torino, il Museo Olimpico, oltre ad alcuni eventi ed accorgimenti ad hoc, allestirà una mappa luminosa sulla quale sarà possibile seguire il lungo percorso della fiamma.

Il più visitato in Svizzera

Il Museo olimpico di Losanna, aperto nel 1993, illustra l’epopea dello sport, ma non solo.

Con esposizioni permanenti, temporanee e un vasto centro di documentazione, il museo si propone di coniugare lo sport con la cultura, la scienza e la politica.

Ogni anno, più di 200’000 visitatori, provenienti dai quattro angoli della terra (la metà sono svizzeri) si recano a Losanna per ammirare gli attrezzi utilizzati dagli atleti nell’antica Grecia o per gustarsi l’ultima finale di pattinaggio artistico in 3D.

Nelle sale del museo capita spesso d’incontrare vecchi campioni venuti sulle sponde del Lemano per rivivere per un giorno lo spirito olimpico. Magari osservando oggetti che proprio loro hanno donato dopo la conquista di una medaglia.

swissinfo, Marzio Pescia, Michel de Marchi, Losanna

I Giochi di Torino 2006 si terranno dal 10 al 26 febbraio.
15 le discipline previste.
84 i titoli in palio.
2’500 gli atleti iscritti.
1 milione gli spettatori attesi in Piemonte.

Con Torino 2006 si è arrivati alla ventesima edizione dei Giochi olimpici invernali. Cinquant’anni dopo Cortina d’Ampezzo (1956) l’Italia ospita nuovamente l’evento.

Le prime Olimpiadi invernali si sono svolte a Chamonix, in Francia, nel 1924. Nel 1940 e 1944 i Giochi non sono stati disputati a causa della guerra.

Le Olimpiadi di Albertville ’92 sono state le ultime ad essere disputate lo stesso anno di quelle estive. Da Lillehammer ’94 i Giochi invernali e quelli estivi si alternano ogni 2 anni.

Nel 2002, alle ultime Olimpiadi di Salt Lake City, gli atleti svizzeri hanno conquistato 3 medaglie d’oro, 2 d’argento e 6 di bronzo.

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