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Uno svizzero alla commissione di diritto internazionale ONU

Lo specialista di diritto internazionale Lucius Caflisch. hei.unige.ch

Già giudice della Corte europea dei Diritti dell'uomo, Lucius Caflisch è stato eletto giovedì alla Commissione di diritto internazionale delle Nazioni Unite.

È il primo svizzero ad essere stato integrato in questo organismo composto da 34 membri indipendenti.

L’Assemblea generale dell’ONU ha eletto nella Commissione di diritto internazionale il professore svizzero Lucius Caflisch.

Caflisch, 69 anni, è professore di diritto internazionale all’Institut Universitaire des Hautes Etudes Internationales di Ginevra, di cui è stato anche rettore dal 1984 al 1990.

Convenzioni multilaterali

Negli anni Novanta, ha rappresentato la Svizzera in occasione di numerosi negoziati internazionali importanti. Tra il 1998 e il 2006 è stato giudice della Corte europea dei Diritti dell’uomo in rappresentanza del Liechtenstein.

La Commissione del diritto internazionale, istituita poco tempo dopo la fondazione dell’ONU, ha per compito di contribuire allo sviluppo e alla codificazione continui di tale diritto. È composta da 34 membri indipendenti e si riunisce due volte all’anno per cinque settimane a Ginevra.

La maggior parte delle grandi convenzioni multilaterali adottate nel corso degli ultimi decenni sono il frutto dei lavori preliminari della Commissione del diritto internazionale. Caflisch, come membro indipendente, non rappresenterà comunque ufficialmente il governo elvetico.

Cariche eccellenti

La Svizzera è entrata a far parte dell’ONU nel 2002, in seguito ad una votazione popolare. L’adesione della Svizzera all’ONU le ha aperto le porte di tutte le istituzioni dell’Organizzazione, in precedenza inaccessibili o solo parzialmente accessibili, rendendo la sua posizione politicamente più chiara.

Ecco alcuni nomi eccellenti di funzionari elvetici ad alto livello attivi in organizzazioni internazionali: Jean Ziegler, relatore speciale della Commissione dei diritti umani ONU sul diritto all’alimentazione, Walter Kälin (Consiglio dei diritti umani), Nicolas Michel (Consulente giuridico dell’ONU), Luzius Wildhaber e il suo successore Giorgio Malinverni (Corte europea dei diritti dell’essere umano), Peter Messerli (Ufficio europeo dei brevetti), Adolf Ogi (consulente particolare dell’ONU per lo sport e lo sviluppo), Carla Del Ponte (Procuratrice capo dei Tribunali di guerra dell’ONU).

La lista mostra che gli svizzeri sono benvenuti in seno alle organizzazioni internazionali, perché non sono sospettati di agire in favore di una fazione rispetto ad un’altra: la neutralità rappresenta in questo caso un valore aggiunto.

swissinfo e agenzie

Hanno sede in Svizzera 25 organizzazioni internazionali: 22 a Ginevra, due a Berna e una a Basilea. In quasi tutte il personale svizzero è sottorappresentato.

I funzionari elvetici ad alto livello attivi in organizzazioni internazionali: Jean Ziegler (relatore speciale della Commissione dei diritti umani ONU sul diritto all’alimentazione), Walter Kälin ( inviato speciale del Segretario generale dell’ONU per i diritti dei profughi interni), Nicolas Michel (Consulente giuridico dell’ONU), Luzius Wildhaber e il suo successore Giorgio Malinverni (Corte europea dei diritti dell’essere umano), Peter Messerli (Ufficio europeo dei brevetti), Adolf Ogi (consulente particolare dell’ONU per lo sport e lo sviluppo), Carla Del Ponte (Procuratrice capo dei Tribunali di guerra dell’ONU).

Di recente due svizzeri hanno mancato l’elezione ad alte cariche in seno all’ONU: Marc Furrer per l’Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT) e Walter Fust per il Programma alimentare mondiale (PAM).

La Commissione di diritto internazionale è stata creata nel 1947 dall’Assemblea generale dell’ONU. Conta 34 membri indipendenti (non rappresentano un governo).

Elabora progetti su questioni di diritto internazionale su stimolo dell’Assemblea generale o del Consiglio economico e sociale dell’ONU.

Durante l’elaborazione di un nuovo articolo di legge viene generalmente convocata una conferenza internazionale per incorporarlo in una convenzione internazionale.

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