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Unrwa: poche critiche a Pierre Krähenbühl

Pochi elementi di critica KEYSTONE/MARTIAL TREZZINI sda-ats

(Keystone-ATS) Un’indagine interna dell’ONU ha trovato pochi elementi di critica contro l’ex commissario generale dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNRWA), Pierre Krähenbühl.

Questi, che si è dimesso il 6 novembre 2019, è stato accusato di cattiva gestione e abuso di potere.

Un’informazione in tal senso trasmessa ieri sera da RTS nel programma Temps Présent, è stata confermata in Keystone-ATS da Carlo Sommaruga, Consigliere di Stato (PS/GE) e membro del Comitato di politica estera, che ha potuto esaminare le conclusioni di questo rapporto confidenziale.

Nel luglio 2019, un rapporto del dipartimento di etica dell’Unrwa aveva denunciato la cattiva gestione e l’abuso di potere da parte di un piccolo gruppo di alti funzionari, che avrebbero eluso i meccanismi di controllo dell’ONU. L’agenzia AFP aveva ottenuto una copia del rapporto, che descriveva come “credibili e corroborati” gravi abusi etici commessi da alti funzionari, tra cui Pierre Krähenbühl.

Tra le accuse c’erano quelle di “azioni di carattere sessuale inappropriate, nepotismo, rappresaglie, discriminazione e altri abusi di autorità, (commessi) per fini personali, per reprimere le legittime differenze di opinione”.

Ora però il nuovo rapporto dell’ONU conferma che non ci sono stati “illeciti, arricchimenti personali, favoritismi, relazioni personali o nepotismo. Non c’è niente”, dice Carlo Sommaruga.

Gli investigatori dell’ONU criticano solo alcuni aspetti della gestione. Secondo la RTS, Pierre Krähenbühl avrebbe approvato la nomina del marito della sua vice senza togliere dal gruppo di selezione il suo capo di gabinetto. Avrebbe anche nominato un direttore, già in carica, senza passare attraverso una procedura di assunzione.

“Si può solo rimproverare a Krähenbühl una mancanza di precauzioni al momento della firma del contratto del marito. Avrebbe dovuto assicurarsi che le procedure fossero seguite correttamente”, ha detto Sommaruga.

Secondo il primo rapporto dell’Unrwa, Pierre Krähenbühl avrebbe avuto una relazione amorosa con la sua consigliera principale. Tuttavia, secondo la RTS, gli ispettori dell’ONU non hanno trovato alcuna prova in tal senso.

L’allora commissario generale dell’Unwra ha agito secondo le procedure relative al processo di assunzione della consulente, giudicato “estremamente rapido” dal rapporto iniziale. Non ci sono nemmeno viaggi ingiustificati.

Contattato da Keystone-ATS, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha detto di ritenere che non sia di sua competenza commentare le conclusioni di questo rapporto interno dell’ONU.

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