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Urgono correttivi per l’esercito, secondo Ueli Mauer

Keystone

Durante i primi tre mesi nella sua nuova funzione, il ministro della difesa Ueli Maurer ha constatato varie lacune nelle forze armate, in parte legate alle importanti riforme degli scorsi anni. Il consigliere federale rimane comunque fiducioso: quello svizzero può diventare il «miglior esercito del mondo».

Dopo 93 giorni in veste di ministro della difesa, Ueli Maurer ha stilato venerdì un bilancio provvisorio, parlando alla stampa delle sue esperienze e dei suoi obiettivi.

Il successore di Samuel Schmid si è in particolare concentrato sulle disfunzioni in seno all’esercito, ravvisate durante i primi tre mesi di attività.

A questo proposito, il consigliere federale ha affermato che le lacune appurate nell’esercito sono in parte «più gravi» di quanto avesse supposto. In molti settori – ha rilevato – vigono insicurezza, disorientamento e talvolta rassegnazione.

Riforme problematiche

Le numerose trasformazioni vissute dalle forze armate – Esercito 95, Esercito XXI e la Fase di sviluppo 2008/2011 – hanno provocato un «intasamento delle riforme», ha dichiarato il ministro della difesa.

Il sovraccarico venutosi a creare ha avuto come conseguenza un rallentamento nella loro realizzazione. Maurer non ha però voluto accusare il suo predecessore Samuel Schmid: «I problemi accompagnano qualsiasi processo di riforma, e li risolveremo» ha affermato. Si è trattato – ha aggiunto – di scelte democratiche che hanno seguito il loro normale corso.

Molti dei 1’000 progetti e gruppi di lavoro sono stati avviati senza essere stati prima sufficientemente approfonditi: è quindi andata persa la visione d’insieme, ha sostenuto il ministro zurighese. Il consigliere federale intende quindi varare provvedimenti urgenti per cancellare le incertezze e riportare la fiducia.

Maggiori sinergie

Secondo Ueli Maurer, è fondamentale aumentare l’efficienza e ridurre i costi. Per realizzare questo obiettivo dovranno pertanto esserci maggiori sinergie tra i vari uffici: a titolo di esempio, è prevista la fusione tra l’ufficio dello stato maggiore di pianificazione e quello del capo dell’esercito.

Sarà invece soppressa la Direzione della politica di sicurezza, e inglobata nella Segreteria generale di Stato maggiore. I mezzi supplementari liberati da queste riorganizzazioni potranno essere destinati ad altre unità aziendali.

Controllo interno

Le varie riforme dell’esercito che si sono susseguite – ha proseguito Maurer – hanno portato a una riduzione degli effettivi dell’esercito di milizia a 120’000 uomini, ma hanno contemporaneamente aumentato del 40% il numero delle unità di comando: un «controsenso» agli occhi del ministro.

In seno al DDPS verrà dunque creato un organo di controllo interno in modo al fine di individuare e segnalare tempestivamente le disfunzioni. «Voglio essere criticato», ha affermato il ministro della difesa, riferendosi alla necessità di un confronto costruttivo in seno al dipartimento.

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«Sintonia con i cittadini»

La cura dimagrante imposta all’esercito ha inoltre provocato, secondo Maurer, l’annientamento di investimenti per 12-20 miliardi di franchi. Il consigliere federale ha anche ricordato d’aver recentemente deciso di rinviare a dicembre – probabilmente in concomitanza con la pubblicazione del rapporto sulla politica di sicurezza – la decisione dell’acquisto di nuovi aerei da combattimento per «riportare la calma».

In un esercito di milizia – ha evidenziato Maurer – le «decisioni vanno prese in sintonia con i cittadini, che sono anche soldati».

Pareri diversi

Diversamente da quanto chiesto a più riprese dal suo partito, l’Unione democratica di centro (UDC), Maurer si è detto contrario a sopprimere la carica di capo dell’esercito. A suo parere, eliminarla «avrebbe un effetto destabilizzante e non risolverebbe nessun problema».

Anche per quel che concerne l’impiego di soldati all’estero, la posizione del DDPS (favorevole) è diversa da quella dell’UDC (contrario). «Fintanto che la politica ritiene necessario tale compito, noi dobbiamo effettuarlo nel miglior modo possibile», ha precisato il consigliere federale.

In merito alle affermazioni dei democentristi, secondo i quali l’esercito non è pronto all’impiego reale, Maurer ha riconosciuto che effettivamente solo cinque battaglioni su venti possono essere immediatamente mobilitati.

Passione e ambizione

Ueli Maurer ha affermato di svolgere «con passione» il proprio compito, e di pretende lo stesso impegno anche dai suoi collaboratori, segnatamente i quadri. Il consigliere federale ha comunque affermato di ritenere i dipendenti del DDPS motivati e capaci.

Obiettivo dichiarato del nuovo ministro della difesa resta quello di costruire in Svizzera «il miglior esercito del mondo». Per raggiungerlo – ha aggiunto Maurer – occorrerà però un nuovo consenso in materia di politica di sicurezza, per sapere esattamente «quale deve essere il compito delle forze armate».

swissinfo
(adattamento di un articolo di Etienne Strebel)

Ueli Maurer è nato il 1° dicembre 1950 a Wetzikon, nel cantone di Zurigo. Dopo un apprendistato commerciale, Maurer ottiene il diploma di contabile e diventa responsabile della cooperativa agricola Hinwil-Bauma. Nel 1994, è nominato direttore dell’Associazione zurighese dei contadini.

La sua carriera politica incomincia nel 1978, nel consiglio comunale di Hinwil (cantone di Zurigo). Cinque anni più tardi, Maurer viene eletto nel parlamento cantonale, di cui è presidente nel 1990/1991. Nel 1991 entra in Consiglio nazionale (Camera del popolo) e nel 1996 diventa presidente dell’Udc.

La sua carriera politica è stata segnata anche da sconfitte: nel 1991, Maurer non è riuscito ad entrare nel governo zurighese, battuto dall’attuale consigliere federale Moritz Leuenberger. Nel 2007, la verde liberale Verena Diener lo ha battuto nell’elezione al Consiglio degli Stati (Camera dei Cantoni).

Nel 2008, Ueli Maurer lascia la carica di presidente dell’Udc nazionale per poi riprendere, a sorpresa, quella di responsabile della sezione zurighese. Il 10 dicembre 2008 è stato eletto in governo.

Nell’esercito ha il grado di maggiore.

Ueli Maurer è sposato e padre di sei figli.

Militari attivi:
134’886, di cui 1’050 donne

Reclute:
23’940

Riserva:
77’000

Militari professionisti / a contratto temporaneo:
4’230

Dati del 2008

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