USA: giudice blocca la chiusura di Radio Free Europe

Un giudice federale americano ha bloccato temporaneamente la chiusura di Radio Free Europe/Radio Liberty decisa dal presidente Donald Trump. Lo riferisce il "New York Times".
(Keystone-ATS) La radio, finanziata dal governo statunitense, nacque dagli sforzi americani per contrastare la propaganda sovietica durante la Guerra Fredda ed è stata colpita dal congelamento di fondi federali ad una serie di network nell’ambito dei tagli voluto dal Dipartimento per l’efficienza governativa (DOGE).
Il giudice di Washington, Royce C. Lamberth, ha emesso un ordine restrittivo temporaneo, affermando che l’amministrazione Trump non può chiudere unilateralmente Radio Free Europe “prevaricando il Congresso che ha dato all’agenzia di stampa il mandato di promuovere la libertà di opinione ed espressione”.
Intanto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, dopo aver incontrato il direttore dello storico avamposto dei media liberi negli ex paesi sovietici Steve Capus, ha scritto su X che “Radio Free Europe fornisce servizi indipendenti in molti paesi in cui la libertà dei media è minacciata. Lavoreremo con i partner, tra cui Repubblica Ceca, Austria, Belgio, Lituania, Lettonia, Estonia, Germania, Paesi Bassi, Svezia e Slovenia per sostenere il pluripremiato giornalismo di Radio Free Europe. Il mondo ha bisogno della libertà dei media”.
Praga, che ospita la sede principale dell’emittente, si è fatta portavoce di un appello per sostenere l’emittente dopo la decisione degli Stati Uniti di tagliare i fondi all’Agenzia governativa per i media globali che la sosteneva.