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Verso un accordo commerciale con il Giappone

L'incontro di Schmid con Koizumi può essere considerato un successo swissinfo.ch

La Svizzera e il Giappone si sono accordati per proseguire le trattative in vista di un accordo bilaterale di libero scambio.

Lo ha annunciato il presidente della Confederazione Samuel Schmid, al termine di un colloquio con il premier Junichiro Koizumi e il ministro dell’economia e del commercio Shoichi Nakagawa.

«La situazione si è sbloccata. Abbiamo fatto un passo in avanti», ha detto a swissinfo Samuel Schmid, in visita ufficiale in Giappone. Il presidente della Confederazione ha incontrato domenica pomeriggio il primo ministro nipponico Koizumi, con il quale si è intrattenuto per una mezz’ora.

«Durante il colloquio, il tema è stato introdotto dallo stesso Koizumi», ha sottolineato con piacere Schmid. Il primo ministro nipponico ha affermato che un accordo di libero scambio è nell’interesse anche del suo Paese.

Passo avanti in maggio

«Il Giappone si è chiaramente espresso a favore di una rapida conclusione dei negoziati», ha aggiunto il presidente della Confederazione. Già a partire dal mese di maggio, a Berna verranno instaurati i primi contatti a livello di governi.

In merito al tempo necessario per giungere all’accordo, Schmid non ha tuttavia voluto fare previsioni. Si sa però che la Svizzera e il Paese del Sol Levante desiderano procedere il più velocemente possibile.

Tema sicurezza

I due ministri hanno inoltre discusso dell’attuale stato di sicurezza in vicino Oriente, nonché delle forze di autodifesa nipponiche. Dalla fine della seconda guerra mondiale, il Giappone non può dotarsi di alcun esercito per assicurare la propria difesa, ma nella pratica possiede una delle più grandi armate al mondo.

La situazione geografica e la storia dello Stato asiatico si prestano ad un confronto con la Svizzera. «Esistono infatti delle analogie fra le politiche di sicurezza dei due Paesi», ha affermato Schmid.

«Il Giappone è interessato alle nostre strategie di approccio e di risoluzione dei problemi», ha aggiunto. Koizumi ha poi confermato il suo rispetto per la neutralità armata della Svizzera.

Il ministro della difesa elvetica ha inoltre reso noto che durante il colloquio sono stati affrontati altri temi particolarmente importanti, quali la protezione della popolazione e il servizio civile. «Questi argomenti hanno molto interessato il Giappone», ha sottolineato Schmid. Il Paese asiatico, che in molte delle sue regioni conosce una forte densità di popolazione, è infatti molto sensibile a problemi quali il terrorismo e le catastrofi naturali.

Al termine dell’incontro, Schmid ha invitato Koizumi a visitare la Svizzera. Non è però ancora stata fissata una data precisa in merito.

Tensioni fra Cina e Giappone

Il presidente della Confederazione ha poi specificato che le attuali tensioni politiche fra Cina e Giappone non sono invece state oggetto del suo colloquio con il premier nipponico.

Ha però avuto l’occasione di discuterne durante il pranzo ufficiale con alcuni parlamentari giapponesi.

«Ritengo tuttavia che il Giappone stia intraprendendo gli sforzi necessari per stabilizzare la situazione», ha affermato Schmid.

Martedì dall’imperatore

Prima di lasciare il Paese asiatico, nell’agenda di viaggio del ministro della difesa elvetico sono previsti ancora alcuni appuntamenti importanti. Fra questi, la visita ad una base militare.

Il momento protocollare più importante sarà però la visita di cortesia alla coppia imperiale che Schmid farà in compagnia della moglie.

swissinfo, Christian Raaflaub, Tokio
(traduzione: Anna Passera)

Il presidente della Confederazione, Samuel Schmid, è in visita per una settimana in Giappone.

Il 15 aprile ha aperto ufficialmente la giornata svizzera all’Esposizione universale di Aichi 2005.

Ha poi visitato Shinshiro, che ha concluso un gemellaggio con la città elvetica di Neuchâtel e con il padiglione svizzero ad Aichi.

Martedì è prevista una visita di cortesia alla coppia imperiale nipponica.

Svizzera e Giappone intrattengono rapporti economici da secoli
Dal 1864, la Svizzera beneficia, da parte del Giappone, dello statuto di «Paese maggiormente favorito».
Il nuovo accordo di libero scambio è ancora una volta trattato a livello ministeriale, un anno dopo la visita dell’ex-presidente della Confederazione, Joseph Deiss.

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