Vicenda Elf: due finanzieri arrestati a Ginevra
Il giudice ginevrino Paul Perraudin ha incriminato e arrestato due finanzieri sospettati di aver aiutato l'ex «numero due» della Elf, Alfred Sirven, a riciclare denaro che potrebbe essere stato sottratto al gruppo petrolifero francese. Finora sono stati sequestrati 12 milioni di franchi.
Il giudice ha incriminato anche una terza persona, che però non è stata arrestata, precisa il legale della Elf Bruno de Preux, confermando l’articolo pubblicato da «Le Temps». L’avvocato non è invece in grado di confermare l’incriminazione di una quarta persona, come indicato dal quotidiano.
L’inchiesta riguarda un importo di 41 milioni di franchi prelevati da una banca di Vaduz (Liechtenstein) per essere depositati in Svizzera su un conto intestato a Sirven. Il trasporto del denaro è stato effettuato in automobile. Le tre persone incriminate sono sospettate di aver collaborato in un modo o nell’altro al trasferimento, indica l’avvocato.
Il giudice Perraudin – che ha rifiutato qualsiasi dichiarazione- si occupa della vicenda Elf da diversi mesi. Finora si era interessato all’acquisto della raffineria tedesca Leuna-Minol da parte del gruppo francese. L’indagine riguardante il trasferimento di denaro è stata aperta in seguito alle informazioni fornite dal Liechtenstein.
Alfred Sirven è considerato uno dei principali protagonisti della vicenda Elf. Il francese è stato arrestato il 2 febbraio scorso nelle Filippine dopo essere riuscito a nascondersi per quasi tre anni.
swissinfo e agenzie
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