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Vienna

Una delle tante eredità degli Asburgo: la statua equestre del principe Eugenio di Savoia nel cortile interno della Hofburg Keystone

Coro delle voci bianche, Strauss, Opera di Stato: Vienna è un vero e proprio tempio dell'alta cultura europea. Eppure, secondo l'attrice Maria Bill, qui l'arte nuova e anticonformista ha vita dura. Impressioni dalla città che ospiterà la finale di Euro 2008.

Stiamo per atterrare. Sotto di noi, grandi pale eoliche girano a pieno regime. Da quando ha abbandonato il nucleare trent’anni or sono, l’Austria è diventata importatrice di energia atomica. Il suo vicino del nord, la Cechia, resta invece fedele a questa tecnologia.

Da anni Vienna e Praga sono ai ferri corti. Pomo della discordia: il fatiscente reattore di Temelìn. Per tentare di dirimere la vertenza, il primo ministro ceco si appresta a incontrare nuovamente il cancelliere austriaco Alfred Gusenbauer.

I politici gettano acqua sul fuoco e affidano a una commissione il compito di verificare gli standard e la sicurezza dell’impianto. Per il quotidiano di destra Kronen-Zeitung l’incontro si riassume con “tante parole, tante gole secche e pochi risultati”.

Il trasferimento dall’aeroporto alla Wien Westbahnhof dura solo 16 minuti. Mai vista una stazione tanto misera, fredda e arrugginita.

“Le stazioni di Vienna sono terribili. Fa parte dei suoi lati oscuri, come la mentalità tendente al morboso e la costante presenza della nebbia durante l’inverno”, dichiara Christina Zurbrügg a colloquio con swissinfo.

La cantante, attrice e regista di origini elvetiche vive a Vienna da oltre vent’anni e la cosa che le manca di più della Svizzera è il suo plurilinguismo. “Qui si sente spesso parlare turco o polacco, ma sono lingue che non capisco. Nessuno pensa al plurilinguismo come a un’opportunità per cui valga la pena imparare una lingua straniera.”

Perle dell’alta cultura europea

“Vienna – prosegue la signora Zurbrügg – è una grande città, eppure, in qualsiasi distretto mi trovi, mi sento sicura anche nel cuore della notte”. Tra le sue prerogative spiccano pure “il ricco ventaglio di proposte per il tempo libero, lo stile di vita tipicamente urbano o ancora la posizione geografica strategica: un’ora di strada soltanto e già si respira aria di montagna, ciò che neppure Roma o Parigi possono offrire.”

I prezzi praticati nelle boutique, nei ristoranti di lusso e nei negozietti di specialità gastronomiche del centro sono quelli di una qualsiasi città europea. In gran parte annerita dalla fuliggine, la capitale austriaca celebra i fasti del suo passato imperiale sulla Ringstrasse, l’arteria stradale a più corsie che circonda il cuore della città.

È infatti qui che, inanellate una dietro l’altra, risplendono magnificenti le perle dell’alta cultura europea: la Staatsoper, il Burgtheater, il Musikverein, la Hofburg imperiale, i musei. E poi ancora il Municpio, il Parlamento, l’Università e numerose chiese.

Non tutto è oro ciò che luccica

Sempre qui, tra la piazza del municipio e la Heldenplatz, durante Euro 2008 sorgerà la ‘fan zone’ d’Europa, un’area in grado di accogliere fino a 70’000 tifosi. Per l’occasione, alle boutique del centro sarà consentito in via del tutto eccezionale di fare ciò che chiedono da molto tempo, ossia tenere aperto la domenica.

La maggior parte dei negozianti, tuttavia, non sembra affatto intenzionata ad approfittarne. Sono infatti in molti a dubitare del potere d’acquisto dei tifosi del pallone. “I mondiali in Germania ci hanno insegnato che i grandi eventi calcistici non portano affari d’oro”, spiega il rappresentante del commercio al dettaglio viennese Fritz Aichinger.

Altri giustificano la propria riluttanza con i costi legati alla sicurezza e si dicono preoccupati per il pericolo di vandalismi. I proprietari di gioiellerie, in particolare, temono i furti.

Lo spauracchio dell’invasione straniera

Per attirare visitatori, Vienna punta sul patrimonio architettonico degli Asburgo, sullo shopping e sulla cultura tradizionale. “L’Opera di Stato è un sancta sanctorum della musica classica, ma al tempo stesso una calamita per i turisti”, constata Maria Bill.

A Vienna, dove vive e lavora dal 1978, l’attrice di origini svizzere ha avuto la fortuna di “calcare palcoscenici prestigiosi sotto la guida di diversi grandi registi”.

Negli ultimi trent’anni, la città è diventata senz’altro “più aperta e cordiale”, ammette la signora Bill. “Ma di certo, non nei confronti del nuovo, dello straniero e dell’atipico. Da questo punto di vista, Vienna mi ricorda molto la Svizzera. La paura di essere invasi dagli stranieri è più forte della curiosità per le opportunità che potrebbero scaturire dallo scambio tra culture diverse.”

Cultura tradizionale

Maria Bill non risparmia critiche neppure alla politica culturale della città: “Vienna è piuttosto restia a promuovere una cultura giovane e anticonformista. Qui, questo genere culturale ha ancora vita dura e l’ente pubblico non fa abbastanza per sostenerlo.”

Christina Zurbrügg, dal canto suo, ritorna con il pensiero ai tempi d’oro del cabaret viennese. “Negli anni Novanta, quando ancora beneficiavamo di sovvenzioni annuali fisse, mettevamo in piedi spettacoli di teatro musicale con regolarità. Da allora le cose sono cambiate e le sovvenzioni sono ormai uno sbiadito ricordo.”

Anche l’austropop, un tempo molto in voga, è ormai tramontato. “Le stazioni radio hanno praticamente bandito le produzioni indigene”, deplora la signora Zurbrügg.

Stando ai media austriaci, ben il 75% dei fondi pubblici stanziati per la promozione della cultura confluiscono nelle istituzioni tradizionali della scena viennese. “Ognuna di esse è come un moloc: divora e non si sazia mai”, denuncia il settimanale tedesco Die Zeit.

swissinfo, Andreas Keiser, Vienna
(traduzione e adattamento di Sandra Verzasconi Catalano)

Vienna è la capitale dell’Austria nonché uno dei suoi nove Bundesländer.

Con quasi 1,7 milioni di abitanti è la decima città più grande dell’UE.

Le partite di Euro 2008 in programma a Vienna si disputeranno allo stadio Ernst Happel situato a pochi chilometri dal centro città.

Per l’occasione, le autorità hanno disposto il prolungamento della linea metropolitana U2. Il nuovo tratto sarà ultimato prima del fischio di inizio di Euro 2008.

Insieme a New York, Ginevra e Nairobi, Vienna ospita una delle quattro sedi principali delle Nazioni Unite.

Nella cittadella dell’ONU lavorano più di 4000 persone provenienti da oltre 100 Paesi.

La prima organizzazione ONU a essersi insediata a Vienna nel 1957 è stata l’Agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA).

Le partite previste nella capitale austriaca si svolgeranno all’Ernst Happel Stadion, uno stadio che può accogliere 50’000 spettatori, rinnovato e inaugurato nel 2005,

Lo stadio si trova nella periferia della città, nei pressi del Prater, il celebre parco d’attrazioni permanente della capitale austriaca.

Calendario degli incontri a Vienna:

08.06: Austria – Croazia
12.06: Austria – Polonia
16.06: Austria – Germania
20.06: Vincitore gruppo B – seconda gruppo A
22.06: Vincitore gruppo D – seconda gruppo A
26.06: Semifinale
29.06: Finale

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