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Violenti proteste contro Syngenta in Brasile

Le attività di Syngenta in America latina hanno raggiunto un fatturato di 1,2 miliardi di franchi nel 2006 Keystone

Due persone hanno perso la vita nel corso di scontri avvenuti tra manifestanti e agenti di sicurezza in un'azienda agricola del gruppo agrochimico svizzero nello Stato brasiliano del Paranà.

Syngenta ha reso noto di voler chiarire le ragioni di questo dramma e i motivi che hanno spinto il personale di sicurezza a far ricorso alle armi.

Secondo quanto reso noto dalla polizia brasiliana, circa 200 militanti del Movimento dei lavoratori rurali senza terra hanno cercato di penetrare in un’area appartenente alla compagnia elvetica per denunciare impiego di organismi geneticamente modificati.

Colpi di fucili sono stati esplosi in seguito all’intervento del personale di sicurezza dello stabilimento di Syngenta. Nel corso della sparatoria hanno perso la vita un’agente di sicurezza dell’azienda elvetica e un manifestante. Sei manifestanti e tre agenti sono rimasti inoltre feriti.

La polizia brasiliana non ha potuto precisare se i colpi di fucile sono stati sparati dapprima dal personale o dai manifestanti. Le autorità locali hanno aperto un’inchiesta per chiarire la dinamica di questo drammatico evento. Il governo dello Stato del Paranà ha inoltre comunicato che sette agenti di sicurezza sono stati arrestati.

Proteste contro gli ogm

Il manifestante ucciso sarebbe un dirigente locale del Movimento dei lavoratori rurali senza terra, Valmir Motta. Militanti di questa organizzazione, che si batte in difesa dei diritti dei contadini in Brasile, hanno definito la sua morte una vera e propria “esecuzione”.

Il Movimento ha inoltre accusato Syngenta di far ricorso a milizie armate per reprimere ogni azione contro le sue attività nel paese sudamericano.

Il gruppo agrochimico svizzero viene criticato in Brasile in relazione all’impiego e alla coltivazione di organismi geneticamente modificati (ogm). Diverse altre manifestazioni di protesta contro gli ogm sono state inscenate negli ultimi tempi in diverse regioni del paese.

Attività legali

Da parte sua, Syngenta ha dichiarato di non conoscere le ragioni che hanno portato a questa sparatoria.

“Non sappiamo perché dei manifestanti sono penetrati di nuovo in questo stabilimento”, ha dichiarato il portavoce del gruppo elvetico Medard Schoenmaeckers, il quale si è detto sorpreso da questo attacco e dall’aggressività degli attivisti anti-ogm.

L’area in cui è avvenuto il dramma è rimasta vuota dal luglio del 2007. Nel marzo scorso militanti del Movimento dei lavoratori rurali senza terra vi avevano già fatto irruzione, distruggendo una coltivazione di soja transgenica.

A detta del portavoce, gli agenti di sicurezza avevano ricevuto l’ordine di sorvegliare senza armi il perimetro di Syngenta. Questa direttiva, che rientra nella politica seguita a livello mondiale dal gruppo svizzero, era stata fissata nell’ambito di un contratto stipulato con l’azienda locale brasiliana.

Syngenta ha inoltre affermato che tutte le attività svolte in quest’area sono legali. L’azienda disporrebbe di tutte le autorizzazioni previste da parte del governo locale. Secondo Schoenmaeckers, il gruppo basilese non ha ancora deciso se proseguire le attività in questo stabilimento agricolo oppure se cercherà di vendere il terreno.

swissinfo e agenzie

Il gruppo basilese Syngenta è leader mondiale nel settore dei prodotti fitosanitari e numero tre nella produzione di sementi commerciali di alta qualità.
Nel 2006 il suo utile netto è salito del 12%, a 1,05 miliardi di franchi. Il fatturato ha raggiunto 9,5 miliardi di franchi, di cui 1,2 derivante dalle attività in America latina.
L’azienda basilese è nata nel 2000 in seguito alla fusione tra la divisione agrochimica di Novartis e del gruppo britannico AstraZeneca.
Syngenta impiega attualmente 19’000 persone in 90 paesi.

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