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Rimesso in libertà in Slovenia delegato della Caritas

Un'immagine d'archivio del collaboratore della Caritas svizzera Naci Öztürk. Keystone

Lo svizzero di origine turca Naci Öztürk, imprigionato in Slovenia dalla metà di luglio, è stato liberato lunedì. Il tribunale di Koper ha deciso di non soddisfare la domanda di estradizione della Turchia, ha indicato il suo avvocato Marcel Bosonet.

Proprio lunedì la consigliera federale Ruth Metzler si era espressa in merito a questo caso. Durante l’ora delle domande in Consiglio Nazionale, la ministra della giustizia aveva assicurato che il collaboratore della Caritas svizzera non rischiava la pena di morte in Turchia.

Naci Öztürk, 42 anni, ha ottenuto asilo politico in Svizzera nel 1984 ed è diventato cittadino svizzero lo scorso giugno. Era stato arrestato il 17 luglio in Slovenia, dove si trovava per conto della Caritas, sulla base di un mandato di cattura internazionale spiccato da Ankara.

Non avvertito dalle autorità elvetiche, Öztürk ignorava di essere colpito da mandato di arresto internazionale. La Turchia lo accusa di due omicidi commessi nel 1980, quando Öztürk militava nell’organizzazione di estrema sinistra Dev Sol.

Per la liberazione del collaboratore dell’ente umanitario cattolico sono state organizzate manifestazioni pacifiche ed il direttore di Caritas Jürg Krummenacher aveva accusato l’Ufficio federale di polizia (UFP) di «gravi negligenze». Caritas e l’avvocato Marcel Bosonet sono convinti che la Turchia lo persegue per ragioni politiche.

swissinfo e agenzie

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