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Vogliamo che gli elettori imparino a dire la loro

La Presidente del Consiglio nazionale Christine Egerszegi davanti alla finta sala della camera bassa swissinfo.ch

Nella Torre delle prigioni (Käfigturm) di Berna, a pochi passi da Palazzo federale, un'esposizione spiega ai visitatori le regole del gioco elettorale, i diritti popolari e i meccanismi dell'attività parlamentare.

L’esposizione, intitolata “Bundesplatz 3” propone un gioco-simulazione del dibattito parlamentare per il quale è stata allestita una copia in miniatura della sala del Consiglio nazionale e creato un sito web.

“Vogliamo che gli elettori escano dal mutismo e imparino a dire la loro”, ha dichiarato Christine Egerszegi, presidente della camera del popolo, durante la presentazione dell’esposizione ai media.

La Egerszegi, fiancheggiata da Peter Bieri, presidente del Consiglio degli Stati (il “senato”), desidera spronare gli svizzeri a recarsi alle urne e contribuire così a plasmare il Paese. “Chi rinuncia al proprio diritto di voto, si autoemargina” afferma lapidaria.

L’esposizione alla Torre delle prigioni risulta particolarmente gradita, tanto più che, visti i lavori di ristrutturazione in corso, Palazzo federale non è attualmente accessibile al pubblico.

Gli enigmi del proporzionale

L’esposizione si rivolge soprattutto a gruppi e scolaresche. Come accade nella vita parlamentare reale, far politica è un’arte che richiede esercizio. Al riguardo, “Bundesplatz 3” propone una simulazione in forma ludica, dapprima a casa o a scuola e successivamente nel plenum alla Torre delle prigioni.

Per consentire il dibattito nel plenum, la grande stanza della Torre è stata trasformata in una mini-sala del Consiglio nazionale, con tanto di sedie, pulsanti per il voto funzionanti e uno schermo.

I gruppi e le classi che, in vista delle elezioni federali del 2007, desiderano confrontarsi su alcuni temi politici di attualità hanno l’opportunità di scoprire con un gioco le regole che governano i meccanismi politici a Palazzo federale.

Tre i punti all’ordine del giorno, in politichese “oggetti”, predisposti per il gioco: energia atomica, disoccupazione giovanile e agricoltura. Agli scolari il compito di effettuare una serie di consultazioni preliminari e di elaborare, in seno ad apposite commissioni, proposte di soluzione in grado di ottenere il consenso della maggioranza.

Al termine di questa fase, la classe visita dapprima l’esposizione allestita nella Torre delle prigioni, dopodiché si riunisce nella mini-sala del Consiglio Nazionale per dibattere e votare le soluzioni precedentemente messe a punto. In caso di accettazione delle proposte è previsto il rilascio di una dichiarazione ai media.

Obiettivo del gioco è imparare a sviluppare una propria posizione su argomenti di attualità, difendere le proprie argomentazioni, controbattere le obiezioni e applicare le regole della collaborazione politica.

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Altri spazi, altri temi

L’esposizione si articola in diversi spazi. Una prima sezione riproduce il Consiglio nazionale ed è dedicato soprattutto al dibattito. Un’altra espone i poster degli attuali presidenti dei gruppi parlamentari con accanto una loro foto d’infanzia, a dimostrazione che non è mai troppo presto per darsi alla politica.

Un tocco sullo schermo ed ecco che, su un’apposita superficie di proiezione, il politico selezionato illustra la propria carriera in una videoregistrazione.

In un’ulteriore sezione è inoltre possibile dare un’occhiata dietro le quinte del Parlamento, dove il Segretario generale dell’Assemblea federale vigila sull’andamento delle sessioni.

Nella stanza in cima alla Torre, infine, sono illustrate le diverse modalità di voto con l’attenzione rivolta in particolare a concetti come il sistema maggioritario e proporzionale, la maggioranze assoluta o ancora la congiunzione di liste.

“Posso benissimo immaginare che un parlamentare dell’una o dell’altra Camera getti uno sguardo al gioco o al dibattito in corso al mini- Consiglio nazionale per tastare il polso della gioventù e capire che cosa pensa dei temi politici di attualità”, conclude il presidente del Consiglio degli Stati Peter Bieri.

swissinfo, Alexander Künzle
traduzione e adattamento di Sandra Verzasconi Catalano

L’esposizione “Bundesplatz 3” nella Torre delle prigioni di Berna è stata inaugurata mercoledì 21 marzo e rimarrà aperta fino a domenica 21 ottobre, giorno delle elezioni.

“Bundesplatz 3” descrive il funzionamento delle elezioni, del Parlamento e dei diritti popolari.

Il target sono i gruppi e le scolaresche di livello superiore.
Attraverso il gioco “Il mio parere” gli scolari, suddivisi in commissioni, affrontano alcuni temi e “oggetti” elaborando proposte che sottoporranno al voto del plenum nella mini-aula parlamentare.

Il gioco è supportato da un sito Internet (www.bundesplatz3.ch).

L’ingresso all’esposizione è gratuito.

Il titolo dell’esposizione “Bundesplatz 3”, ossia l’indirizzo civico del Parlamento, richiama le elezioni federali di ottobre quando verranno designati i rappresentanti del popolo e dei Cantoni che occuperanno le poltrone di Palazzo federale durante la prossima legislatura.

L’esposizione mira tra l’altro a incoraggiare il popolo svizzero a recarsi alle urne.

Il suo target principale sono gli scolari, ossia i futuri elettori.

Il budget dell’esposizione ammonta a 120’000 franchi.

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