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Sondaggio: gli svizzeri vogliono un congedo paternità di due settimane

uomo con un neonato
La legge su cui voterà il popolo svizzero prevede l'introduzione di un congedo paternità di due settimane finanziato tramite le indennità per perdita di guadagno. Keystone/Hans Klaus Techt

Il popolo svizzero è favorevole all'introduzione di un congedo paternità di due settimane e all'aumento delle deduzioni fiscali per le famiglie con figli: è quanto emerge dal primo sondaggio della SSR relativo alla votazione federale del 27 settembre, secondo cui l'elettorato accetterebbe anche la nuova legge sulla caccia che allenta le condizioni di abbattimento del lupo.

Alla nascita di un figlio, le mamme in Svizzera possono beneficiare di un congedo di 14 settimane. Per i padri non è invece previsto nulla. Una situazione che potrebbe presto cambiare. L’elettorato svizzero, infatti, il 27 settembre si esprimerà sull’introduzione di un congedo paternità a livello nazionale.

La nuova legge prevede un congedo di due settimane da prendere entro sei mesi dalla nascita di ogni figlio. Durante il congedo, il padre riceverebbe l’80% del suo stipendio medio, ma un massimo di 196 franchi al giorno. La misura sarebbe finanziata tramite le indennità per perdita di guadagno.

Stando al primo sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca gfs.bern per conto della Società svizzera di radiotelevisone SRG SSR, il 63% delle persone interrogate è favorevole alla modifica di legge. Il 35% è contrario e gli indecisi sono al 2%. Da notare che il tasso di approvazione è particolarmente alto nella Svizzera romanda (78%) e nella Svizzera italiana (72%).

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Considerata la chiara maggioranza a sostegno del congedo paternità di due settimane, un’inversione di tendenza entro la data del voto appare poco probabile, anche perché c’è “un ampio consenso sociale sulla questione del congedo paternità rimunerato, con soltanto tre gruppi della popolazione che lo respingono: l’elettorato della destra conservatrice, le persone critiche nei confronti del governo e quelle con un basso livello d’istruzione”, analizza l’istituto.

Risultato più incerto per le deduzioni fiscali

Sempre in materia di politica familiare, l’esito appare meno scontato per la modifica legislativa che incrementa le deduzioni fiscali per le famiglie con figli minorenni. La nuova legge è accolta dal 51% delle persone intervistate. I contrari sono al 43%, gli indecisi al 6%.

Accettata da una maggioranza di destra in parlamento, la nuova normativa prevede un aumento delle deduzioni fiscali per i figli minorenni o in formazione e per i costi di accudimento extrafamiliare, che in Svizzera sono relativamente elevati. Sostenendo che si tratta di una misura a beneficio soprattutto delle famiglie più abbienti, la sinistra e i Verdi liberali hanno lanciato con successo un referendum.

Sebbene i favorevoli siano al momento in maggioranza, l’istituto gfs.bern preferisce non avanzare previsioni. “La campagna che precede il voto svolgerà un ruolo cruciale in questa decisione, motivo per cui è difficile anticipare l’evoluzione della formazione delle opinioni fino al 27 settembre”, scrive.

Incertezza sulla legge sulla caccia

Nemmeno l’esito della nuova legge sulla caccia è chiaro. Se si considerano i risultati del sondaggio, il popolo svizzero dovrebbe confermare la revisione decisa del parlamento.

Il 54% degli intervistati è favorevole alla nuova Legge federale sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici, la quale allenta le condizioni di abbattimento di lupi e stambecchi. I contrari sono al 36% e gli indecisi al 10%. Quindi, anche se tutti gli indecisi optassero per il no, i contrari non raggiungerebbero la maggioranza.

Legge sulla caccia – Le reazioni di favorevoli e contrari:

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Il primo sondaggio di opinione sulle votazioni federali del 27 settembre è stato realizzato dall’istituto gfs.bern per conto della SRG SSR. In totale tre il 3 e il 17 agosto sono stati interpellati per telefono o online 29’540 cittadine e cittadini con diritto di voto in tutto il paese. Il margine di errore è del +/-2,9%.

Tuttavia, nulla è definitivo, sottolineano i politologi dell’istituto demoscopico, secondo i quali lo stadio di formazione delle opinioni è ancora a un livello basso o medio. “Le raccomandazioni di voto dei partiti continuano ad avere soltanto delle deboli ripercussioni sulle intenzioni di voto espresse”.  Ad esempio, un terzo dei simpatizzanti ecologisti è favorevole alla revisione. Eppure, sono stati i Verdi a lanciare il referendum contro la nuova legge. Viceversa, i partiti di destra sostengono la revisione, ma un terzo dei loro simpatizzanti afferma di essere contrario.

“Il progetto di legge presenta una predisposizione debolmente positiva ed entra con un lieve vantaggio nella fase principale della campagna. Esistono quindi delle incertezze in merito alle informazioni e agli argomenti che determineranno la decisione”, indica l’istituto.

No alla limitazione dell’immigrazione, sì a nuovi aerei da combattimento

Altri due oggetti sono in votazione popolare il prossimo 27 settembre: l’iniziativa per la limitazione e l’acquisto di nuovi caccia.

Stando al sondaggio pubblicato ieri, il 61% delle persone intervistate si oppone all’iniziativa della destra conservatrice che chiede di limitare l’immigrazione in Svizzera. Il 58% degli intervistati si dice poi favorevole al credito di 6 miliardi di franchi per l’acquisto di nuovi aerei da combattimento.

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