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Votazioni: risultato ancora aperto

Dopo il voto si contano le schede in tutti i comuni svizzeri Keystone

Il popolo ha votato su quattro temi scottanti. Le prime proiezioni confermano la spaccatura fra est e ovest del paese.

Si è votato su due progetti di naturalizzazione facilitata per gli stranieri, sulla nuova assicurazione maternità e sull’iniziativa popolare “Servizi postali per tutti”.

I giochi sono fatti; dopo una campagna carica di emozioni, i cittadini hanno espresso il loro parere. Le urne si sono chiuse in tutto il paese a mezzogiorno.

La lettura dei risultati dei primi comuni indica un divario considerevole fra Svizzera tedesca e latina: i romandi direbbero sì a tutti e quattro i temi, mentre a est si delinea un no alla naturalizzazione e un tiepido sì all’assicurazione maternità. La partecipazione al voto si delinea particolarmente importante, vicina al 50% degli aventi diritto di voto.

I primi due temi concernono il diritto di cittadinanza per i figli degli immigrati. Le proposte prevedono di facilitare le procedure di assegnazione del passaporto rossocrociato per gli stranieri di seconda generazione e di automatizzare la naturalizzazione per i figli stranieri nati in Svizzera (terza generazione).

Vista la predominanza numerica della Svizzera tedesca, si delinea una tendenza al no per la naturalizzazione della seconda generazione, affermano gli specialisti della gfs.bern, istituto che segue lo scrutinio per conto della SSR idée suisse.

Il terzo oggetto, l’iniziativa popolare “Servizi postali per tutti”, chiede invece alla Confederazione di garantire un servizio postale universale conforme ai bisogni e alle aspettative della popolazione e dell’economia.

Infine, si è votato per la nuova legge sull’assicurazione maternità. Per questo tema gli specialisti di demoscopia leggono una leggere tendenza al sì.

Passaporto rossocrociato agli stranieri

Circa un milione e mezzo della popolazione elvetica è costituito da stranieri, ciò che rappresenta il 20% dei cittadini.

I tre quarti di loro sono nati in Svizzera o vi risiedono da almeno otto anni.
La prima proposta del governo chiede così di unificare a livello federale le procedure d’attribuzione del passaporto rossocrociato ai “secondos” (come vengono chiamati i giovani stranieri della seconda generazione), abbassando le condizioni necessarie.

La naturalizzazione sarà agevolata per i ragazzi tra i 14 e 24 anni che hanno frequentato, in Svizzera, la scuola dell’obbligo almeno 5 anni e che possiedono un permesso di dimora o di domicilio. I “secondos” devono inoltre aver risieduto per almeno due anni nel comune di naturalizzazione, oltre ad essere integrati e familiarizzati con una lingua nazionale.

La seconda proposta si rivolge invece agli stranieri di terza generazione. Per loro è prevista una naturalizzazione automatica, a condizione che almeno uno dei genitori sia nato o cresciuto in Svizzera.

Il Consiglio federale e la maggioranza del Parlamento sostengono i due oggetti. Unico partito di governo ad opporsi, l’Unione democratica di centro (Udc, partito di destra dura).

Secondo l’ultimo sondaggio si profila un doppio “sì”, sebbene l’opposizione guadagna terreno. L’esito della votazione sulla naturalizzazione facilitata per la seconda generazione sembra essere quello più incerto.

Il futuro della Posta

L’iniziativa popolare “Servizi postali per tutti”, depositata nel mese di aprile dal Sindacato della comunicazione, dall’Unione sindacale svizzera e da diverse associazioni di consumatori, chiede che la Confederazione garantisca un sistema postale universale conforme ai bisogni della popolazione. Senza dimenticare l’economia.

Questo obiettivo presuppone una rete di uffici postali che copra tutto il territorio. L’iniziativa prevede inoltre di consultare il comune interessato, prima di procedere alla chiusura di un ufficio.

E se le entrate della Posta non dovessero bastare a finanziare il servizio universale, gli iniziativisti auspicano un intervento da parte della Confederazione.

Secondo il Consiglio federale e la maggioranza del Parlamento, che hanno respinto l’iniziativa, le rivendicazioni sono già garantite dalla legge attuale.

Il Partito socialista (Ps) è l’unica fazione di governo ad aver sostenuto la proposta.

Una nuova assicurazione maternità

Come per i due temi sulla naturalizzazione degli stranieri, l’Udc è il solo partito di governo a sedere nel campo degli oppositori al nuovo progetto di assicurazione maternità.

La maggior parte delle associazioni, in particolare nel ramo sindacale e dell’economia, sostengono la modifica.

Il progetto di congedo maternità, frutto di un’iniziativa parlamentare depositata dal consigliere nazionale radicale Pierre Triponez, prevede di modificare la Legge sulle indennità di perdita di guadagno (Lipg), assicurando alle donne attive professionalmente un congedo pagato di 14 settimane dopo il parto, con un’indennità pari all’80% del salario.

Nel fondo delle indennità di perdita di guadagno giungono i contributi prelevati dagli stipendi di tutti i lavoratori, uomini e donne. Ad approfittarne sono tuttavia, al momento, solo coloro che prestano servizio militare, civile o di protezione. Quindi quasi esclusivamente uomini.

Le modifiche alla Lipg proposte aumenteranno inoltre le indennità per chi presta questo genere di servizi: l’indennità passerà dal 65% all’80% del salario.

Anche per questo quarto tema, l’ultimo sondaggio dava i favorevoli in largo vantaggio, anche se gli oppositori sono riusciti a convincere una parte di chi, inizialmente, difendeva il progetto.

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I cittadini svizzeri si sono espressi su quattro temi:

1. Naturalizzazione facilitata per gli stranieri di seconda generazione.

2. Naturalizzazione automatica per gli stranieri di terza generazione.

3. Iniziativa popolare “Servizi postali per tutti”.

4. Modifica della legge sulle indennità di perdita di guadagno (per chi presta servizio ed in caso di maternità).

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