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WEF Davos: giovani socialisti, permesso di arrivo a Trump va negato

Gli attivisti di Campax a Berna avevano già manifestato contro Trump in passato (foto d'archivio) KEYSTONE/ALESSANDRO DELLA VALLE sda-ats

(Keystone-ATS) Altro che partecipazione al Forum economico di Davos (WEF), il Consiglio federale deve negare a Donald Trump il permesso di entrare in Svizzera: è quanto chiedono i giovani socialisti elvetici.

La Confederazione deve mostrare pubblicamente che non tollera razzismo e sessismo, scrive la Gioventù socialista (GS) in un comunicato odierno. Secondo l’organizzazione non si può nemmeno chiudere gli occhi di fronte alla proposta di costruire muri e alle spiritosaggini sulle guerre nucleari.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

“Esigiamo da parte del Consiglio federale che si assuma le sue responsabilità, che dia prova di decenza e che rifiuti a Trump l’entrata nel Paese”, afferma la sezione giovanile del PS. I simpatizzanti vengono da parte loro invitati a dire pubblicamente a Trump che il suo comportamento è inaccettabile e che la piccola Svizzera non si prostra davanti a lui.

Da parte sua Campax – organizzazione svizzera indipendente che organizza “campagne d’attualità” – ha lanciato una petizione online per far sapere a Trump che non è benvenuto né in Svizzera né a Davos. Lo slogan: è “Trump not welcome – stay out of Davos!”.

La stessa Campax aveva già lanciato a inizio 2017 una petizione che chiedeva al Consiglio federale di dichiarare il presidente americano persona non gradita nella Confederazione. Alla Cancelleria federale erano state recapitate 9500 firme virtuali.

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