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Zugo, Nidwaldo e Zurigo primi nell’evoluzione dei redditi

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Zugo, Nidwaldo e Zurigo sono i cantoni in cui i redditi delle economie domestiche aumenteranno maggiormente nei prossimi anni.

Lo rivela uno studio pubblicato giovedì dal Credit Suisse, secondo il quale il Ticino è fra i sei cantoni che registrano un tasso di crescita annuo superiore alla media Svizzera dell’1,7 per cento, mentre i fanalini di coda sono il Giura e Neuchâtel.

Locomotive economiche

Mentre le aree urbane come Zugo, Zurigo o Svitto rivelano sempre più nitidamente il loro ruolo di locomotive della crescita economica, quelle periferiche come Glarona, Uri o i Grigioni si trovano vieppiù nelle retrovie, scrivono i ricercatori del Credit Suisse nella conclusione del loro studio.

La classifica dei cantoni per i quali è prevista la maggiore crescita dei redditi «familiari» fra il 1999 ed il 2004 è guidata da Zugo, con un tasso di crescita media annua del 3,6 per cento. Seguono Nidwaldo (2,7 per cento), Zurigo (2,6 per cento), Svitto (2,3 per cento), Argovia (1,9 per cento) e il Ticino (1,8 per cento). Tutti gli altri cantoni si situano al di sotto della media svizzera.

Le cenerentole della crescita

Tassi di crescita comparativamente ridotti sono previsti nei cantoni di Berna (1,2 per cento), Basilea Città (0,9 per cento), Uri (0,8 per cento), Grigioni (0.8 per cento), Vallese (0,8 per cento), Appenzello Esterno (0,7 per cento), Giura (0,3 per cento) e Neuchâtel (0,2 per cento).

Le previsioni sull’evoluzione dei redditi delle economie domestiche, che per definizione comprendono i redditi dei lavoratori dipendenti e indipendenti, nonché quelli patrimoniali e locativi, sono state calcolate partendo dall’esame della struttura e della crescita della popolazione e sulla base delle caratteristiche territoriali dei singoli cantoni (onere fiscale, reti di comunicazione e livello di formazione della popolazione).

Pianificazione finanziaria

I trend di sviluppo pronosticati costituiscono la base per l’estrapolazione di indicazioni sulla domanda regionale di servizi e beni di consumo, sulle costruzione e sul mercato immobiliare. Questi risultati consentono inoltre di trarre conclusioni utili ai fini di una valutazione della capacità finanziaria dei cantoni e della loro competitività fiscale.

In quest’ottica – scrivono gli autori dello studio – i cantoni che negli scorsi anni hanno beneficiato di una vistosa crescita demografica sono riusciti a ridimensionare l’indebitamento e la pressione fiscale; quelli periferici hanno invece dovuto fronteggiare un ristagno o persino un calo del gettito fiscale.

swissinfo e agenzie

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