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Zurigo “l’induista”

Festa della pubertà (foto: Vera Markus) Vera Markus

La città di Zurigo apre una finestra sul mondo indù con un’esposizione dedicata a questa religione antica di oltre 3000 anni.

Al centro della mostra, la piccola comunità indù di 30’000 persone residente in Svizzera e il modo in cui essa vive la propria fede nella vita quotidiana.

L’Induismo è la quarta religione mondiale in ordine d’importanza e conta oltre 900 milioni di fedeli. Secondo l’ultimo censimento federale della popolazione, in Svizzera risiedono all’incirca 30’000 fedeli indù, di cui oltre un quinto nel solo Cantone di Zurigo.

Sempre più numerose sono le persone che, senza necessariamente abbracciare il credo induista, rimangono affascinate da certi suoi aspetti e ne praticano alcuni rituali tradizionali, quali lo yoga o la musica folcloristica.

Con l’esposizione “Hinduistisches Zürich”, allestita allo Stadthaus di Zurigo, la città sulla Limmat rende onore a questa religione, che annovera fra i suoi più illustri ambasciatori personaggi celebri quali il Mahatma Gandhi o il poeta premio Nobel Tagore.

Una religione poliedrica

Riassumere i molteplici aspetti della religione indù in un’esposizione è un’impresa ardua. Come afferma Johannes Beltz, curatore responsabile della mostra, “non esiste infatti alcun testo sacro unitamente riconosciuto da tutti i fedeli, né un unico profeta, né una terra santa o un’unica istituzione (chiesa) che ne possa dettare i principali precetti”.

L’induismo non è un’etnia: i fedeli sono sparsi in tutto il mondo (soprattutto nel continente asiatico), parlano lingue differenti e vivono il loro credo in maniera discreta, spesso nell’intimità del proprio cerchio familiare. Molte volte sono gli stessi genitori ad occuparsi dell’educazione religiosa dei figli. “La religione indù è un misto di spiritualità, riti e tradizioni”, spiega Beltz.

L’esposizione non ambisce a fornire risposte esaurienti sull’induismo o ad approfondirne i concetti filosofici o la spiritualità. “Si tratta piuttosto di una guida di viaggio nel multiforme mondo induista. La mostra si propone di suscitare la curiosità del visitatore mostrando come vivono concretamente la loro religiosità e le loro tradizioni gli indù residenti in Svizzera”, prosegue Beltz.

Viaggio nel mondo degli usi e costumi induisti

Entrando nei locali dell’esposizione, il visitatore si trova davanti un altare illuminato da suggestive luci multicolori. Si tratta di un oggetto sacro consacrato a Ganesha, Dio della saggezza che dissipa le tenebre dell’ignoranza, rappresentato da un corpo umano con più braccia e una testa d’elefante. Ogni mercoledì sera e durante l’arco dell’intera esposizione un sacerdote vi celebra un rito aperto a chiunque desideri avvicinarsi a questa cultura.

La mostra propone poi una raccolta di fotografie che mostrano spaccati di vita indù: donne che indossano tipici sari dai colori sgargianti, sguardi intensi di fedeli immersi nella preghiera, cerimonie religiose celebrate dalla comunità, in particolare nel più grande tempio induista svizzero situato ad Adliswil, vicino a Zurigo. Accanto alle immagini, grandi pannelli esplicativi introducono il visitatore alle divinità più importanti della religione indù (Hare-Krishna, Shiva, Ganesha, ecc.) e raccolgono in parole semplici alcune opinioni ed esperienze personali di indù praticanti che vivono in Svizzera.

“L’esposizione vuole essere una piattaforma che offre agli indù residenti nel nostro Paese la possibilità di esprimere la loro religiosità”, afferma Daniela Lienhard, dell’ufficio di promozione culturale della città di Zurigo, precisando che “gli oggetti esposti nelle vetrine sono stati prestati alla mostra da induisti residenti in Svizzera”.

La tolleranza indù

Tre filmati mostrano una serie di cerimonie indù e di testimonianze di fedeli. Colpisce l’apertura delle persone di fede indù verso altre filosofie e religioni. Non di rado si vedono queste persone frequentare chiese o moschee. Dio è infatti considerato un’entità che può assumere diverse forme.

A margine della mostra, la città di Zurigo organizza una serie di manifestazioni sul tema: conferenze, corsi di danza, di musica folcloristica e letture pubbliche di testi scritti da poeti indiani. A chi desidera determinare le proprietà nutritive e terapeutiche dei differenti alimenti in base alla propria costituzione sono inoltre proposti dei corsi di cucina ayurvedica.

“L’esposizione deve essere uno spunto di riflessione per tutta la popolazione svizzera. Non è escluso che la mostra possa divenire itinerante e trovare spazio anche in altre città elvetiche, così come accadde in passato per l’esposizione dedicata ai musulmani in Svizzera”, spiega ancora Beltz. In futuro, chissà, si potrà forse parlare di una “Hinduistisches Bern” o di una “Genève hindouiste”.

swissinfo, Anna Passera, Zurigo

900 milioni di indù nel mondo
30’000 indù in Svizzera
1/5 degli induisti in Svizzera vive nel Cantone di Zurigo
Gli Indù residenti in Svizzera provengono soprattutto da India, Sri Lanka, Nepal e Indonesia

L’esposizione “Hinduistisches Zürich” mostra come vivono la loro religiosità gli induisti che risiedono in Svizzera.

L’induismo è particolarmente aperto verso altre religioni e filosofie.

La mostra è aperta dal lunedì al venerdì presso la Stadthaus di Zurigo dal 22 ottobre 2004 al 28 gennaio 2005.

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