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“Fatti di parole”: il premio consegnato a Karin e Claudio Zanolari

Un momento della premiazione, con al centro Karin e Claudio Zanolari, dell'Albergo Croce Bianca di Poschiavo. Pro Grigioni Italiano sda-ats

(Keystone-ATS) Karin e Claudio Zanolari, dell’Albergo Croce Bianca di Poschiavo, hanno ricevuto il premio “Fatti di parole 2020”, assegnato dalla Pro Grigioni Italiano, per i corsi di lingua e cultura offerti nella loro struttura.

Una delegazione della Pro Grigioni Italiano (Pgi) si è recata sabato a Poschiavo per consegnare il riconoscimento. Le settimane di studio, rivolte ad un pubblico adulto, sono organizzati da cinque anni dalla maestra di scuola elementare Karin e dal marito albergatore Claudio.

I corsi – scrive la Pgi in una nota – sono strutturati su tre livelli di capacità: principianti, medi e avanzati. I partecipanti provengono da tutta la Svizzera, malgrado una notevole presenza di grigionesi. Si tratta per la maggior parte di ultracinquantenni, perlopiù donne e di lingua madre tedesca.

Il progetto premiato ha permesso agli organizzatori di sviluppare una buona rete di contatti e attirare persone interessate ad apprendere la lingua italiana: cittadini svizzeri che “preferiscono un soggiorno nell’autenticità e tranquillità di una regione periferica rispetto a soggiorni linguistici in Ticino o nelle principali città italiane”. Si tratta di una proposta – sottolinea la Pgi – che apre una finestra sulla realtà del Grigionitaliano.

I corsi sono suddivisi in due parti: il mattino è dedicato alla formazione in aula curata da insegnanti locali; nel pomeriggio vengono proposte attività collaterali radicate nel territorio.

Vengono ad esempio organizzate visite al Museo Poschiavo, a Casa Tomé o a Casa Console, come pure incontri con produttori locali. La cuoca Maria Grazia tiene un corso introduttivo di cucina con le erbe spontanee, mentre il salumiere spiega il suo lavoro in italiano, durante un’attività pensata appositamente per far conoscere i prodotti tipici.

Il premio è stato realizzato per questa edizione in legno di castagno: un materiale che fa da denominatore comune per Mesolcina, Calanca, Bregaglia e Valposchiavo. Si tratta di una grande ‘P’ intagliata con una tecnologia moderna, che poggia su una lastra in pietra naturale della Bregaglia, per conferirle stabilità e ancorarla maggiormente nel territorio.

La consegna avrebbe dovuto tenersi sabato 7 novembre, in occasione dell’Assemblea dei delegati della Pgi. A causa della situazione sanitaria, l’assemblea si è però tenuta in forma scritta: tutti i punti all’ordine del giorno sono stati approvati a grande maggioranza dai delegati. La Pgi Engadina – si legge ancora nella nota – è “diventata di fatto un centro regionale della Pgi, evidenziando una positiva vitalità del sodalizio”.

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