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Coronavirus in Svizzera, alcune stazioni sciistiche richiamate all’ordine

Sciatore
C'è stato chi ha interpretato le direttive governative a modo suo. Keystone / Barbara Gindl

Tra le misure introdotte venerdì dal governo per mitigare la diffusione del coronavirus c'è anche la chiusura delle stazioni sciistiche. Alcuni impianti hanno però comunque continuato a funzionare sabato, cosa che non è piaciuta affatto al ministro Alain Berset. 

Per molti svizzeri la voglia di sciare sabato ha avuto la meglio sulla prudenza riguardo all’epidemia di coronavirus. Alcuni impianti sono infatti rimasti aperti nonostante le misure introdotte il giorno prima dal governo.  

Cosa prevedono le misure governative?

  • Le manifestazioni con più di 100 persone sono vietate in Svizzera.
  • Ristoranti, bar e discoteche non possono accogliere più di 50 persone.
  • Nelle scuole non possono essere tenute lezioni in classe fino al 4 aprile.
  • Le frontiere rimangono aperte ai cittadini elvetici, ai detentori di un permesso di domicilio e ai lavoratori frontalieri, ma il traffico è limitato.

“Il proseguimento dell’attività nelle stazioni sciisitiche è illegale”, ha sottolineato il ministro dell’interno Alain Berset sulle frequenze della radio svizzero-tedesca SRF. L’ordinanza del governo è chiara, ha ribadito: gli impianti devono essere immediatamente chiusi, non c’è spazio a interpretazioni.  

Come ha sottolineato il Blick, le interpretazioni ci sono però state. Mentre nel cantone Vallese e nei Grigioni gli impianti si sono fermati venerdì pomeriggo, altrove è andata diversamente.

Nel canton Berna la ferrovia della Jungfrau funzionava normalmente, così come gli impianti a Grindelwald, Adelboden e Gstaad.

Nella Svizzera centrale era aperta Engelberg e la funivia del Pilatus invitano i visitatori a un brunch domenicale, riporta il quotidiano sulla sua pagina web. La stazione invernale di Hoch-Ybrig ha limitato la capacità della funivia e dei ristoranti a 49 persone, come impongono attualmente le direttive per i locali pubblici come i bar.

Una delle ragioni di questi sgarri, ipotizza il Blick, potrebbe essere stata una comunicazione dell’associazione degli impianti sciistici che sul suo sito web avrebbe indicato che le misure governative non avrebbero interessato i comprensori. Comunque sia andata, questa comunicazione sabato non era più presente sul sito.

In tutta probabilità, la stagione invernale per gli sciatori è già finita.

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