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Notre-Dame: domato il rogo, escluso il dolo

La cattedrale alle prime luci del mattino; si intravvedono macchie nere sulla parte in pietra e impalcature parz. bruciate
Notre-Dame vista dalla Tour Montparnasse il giorno dopo il disastro. Copyright 2019 The Associated Press. All Rights Reserved.

L'incendio che ha colpito la cattedrale di Notre-Dame a Parigi è stato domato martedì, dopo una notte di lavoro di almeno 400 pompieri con 18 autobotti. La struttura portante della chiesa è "salva", ma i danni sono per ora incalcolabili. La Francia si è già mobilitata per la ricostruzione dell'edificio medievale. Gli inquirenti escludono il dolo.

Lo spegnimento completo degli ultimi focolai minori è stato annunciato alle 10. L’incendio era stato innescato alle 18.50 di lunedì nello spazio tra la volta e il tetto, dov’erano in corso lavori di ristrutturazione, e ha rapidamente attaccato le travi di legno, vecchie di 850 anni.

Diverse opere d’arte e reliquie sono state portate in salvo, ma otto ore di fuoco hanno causato una quantità di danni senza precedenti: neppure la rivoluzione e le guerre avevano portato tale distruzione. Un vigile del fuoco e due poliziotti sono rimasti feriti durante le operazioni di spegnimento.

Ci vorranno anni

Il restauro “durerà mesi e anni”, ha dichiarato il ministro francese della cultura Franck Riester. Troppo presto per dire quanti, ma di certo “ci vorrà tanto tempo e bilanci molto importanti”.

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La guglia centrale era crollata lunedì sotto gli occhi dei turisti e di telespettatori di tutto il mondo, che hanno seguito col fiato sospeso l’evolversi dell’incendio: Notre-Dame è il monumento più visitato di Francia e di certo uno dei più visitati d’Europa e al mondo.

Stabilità da verificare

“La struttura di Notre-Dame è salva e preservata nella sua totalità”, avevano annunciato i pompieri poco prima delle 23, ma per dire l’ultima parola sulla effettiva stabilità della cattedrale, e consentire agli operatori di lavorare all’interno, bisogna attendere il verdetto del gruppo di esperti e architetti riuniti martedì mattina.

Da verificare anche la condizione dei rosoni e delle vetrate policrome vecchie di secoli, così come non si conosce lo stato in cui potranno essere recuperate le opere d’arte che tuttavia, in parte, erano già state allontanate per restauro prima del rogo.

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Le vetrate intatte dovranno “essere smontate, preservate e restaurate”, ha spiegato il ministro della cultura. Numerose opere d’arte, aggiunge, sono ancora nella struttura, in particolare dei grandi quadri.

Reliquie e organo salvi 

Il portavoce della cattedrale ha assicurato che il tesoro, le reliquie, tra cui la corona di spine di Cristo, e gli arredi sacri conservati in sacrestia sono stati risparmiati. 

Dalle notizie di cui dispone l’organista di Notre-Dame, Vincent Dubois, anche l’organo è salvo. “Nell’immediato, quel che bisognerebbe fare, è smontare lo strumento e metterlo al sicuro fino a quando il tetto e la volta non verranno consolidati”, ha aggiunto.

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La procura di Parigi indaga per disastro colposo. “Nulla indica un atto doloso”, ha detto il procuratore di Parigi, Rémi Heitz. 

Non sarebbero coinvolti, in particolare, fanatici e vandali che prendono regolarmente di mira edifici di culto. Mentre gli esperti della scientifica lavorano sul luogo del disastro, gli inquirenti interrogano gli operai del cantiere di restauro aperto sei mesi fa.

Primi fondi per la ricostruzione

Il presidente francese Emmanuel Macron, che in nottata ha assistito con la moglie Brigitte al tragico spettacolo, ha elogiato i pompieri e promesso la ricostruzione del monumento, lanciando anche un appello alla comunità internazionale.

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Per sostenere l’esecuzione dei lavori è stata lanciata una raccolta di fondi tramite la Fondation du PatrimoineCollegamento esterno

All’appello hanno già risposto numerosi donatori francesi e internazionali. La società Artemis, della famiglia Pinault, ha annunciato che devolverà 100 milioni di euro. Il Municipio di Parigi ne ha già sbloccati 50. Il gruppo LVMH e la famiglia Arnault, quarto patrimonio mondiale, hanno annunciato una donazione di 200 milioni.

La solidarietà

“Vorrei esprimere tutta la nostra più profonda tristezza nel vedere un così amato monumento nel cuore di Parigi, a tutti molto caro, avvolto dalle fiamme”. Sono queste le parole pronunciate dal presidente della Confederazione Ueli Maurer a nome del governo, trasmesse lunedì sera attraverso l’account twitter del portavoce.

Messaggi di solidarietà a Parigi e alla Francia sono giunti, naturalmente, non solo dalla Svizzera.

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