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Accordo quadro con Bruxelles: contenuti, criticità e dubbi

In primo piano la bandiera dell Ue, dietro quella svizzera e quella ginevrina sul ponte Mont-Banc di Ginevra.
Bandiera europea sul ponte Mont-Banc di Ginevra. © Keystone / Jean-christophe Bott

L'accordo quadro istituzionale, richiesto dall'UE alla Svizzera, sarà una fra le sfide più cruciali della prossima legislatura per la Confederazione. È infatti in gioco il futuro assetto delle relazioni fra Berna e Bruxelles. Ecco di cosa di tratta.

Il dossier Collegamento esternoè sul tavolo ormai da molto tempo e, fra i timori per possibili perdite di sovranità, e altri concernenti l’economia, continua a suscitare un dibattito animato. Una certa emotività legata al tema rischia però di deviare l’attenzione dalla complessità della posta in gioco. Proviamo allora a inquadrarla con precisione. Quali sono gli effettivi contenuti del testoCollegamento esterno? Quali le oggettive criticità? E di cosa va obiettivamente tenuto conto nell’ottica di un’accettazione, o di un rifiuto, da parte della Svizzera?

A dare le risposte del caso, uno specialista della materia: Michele Rossi, avvocato ticinese, docente universitario e già negoziatore della Confederazione all’epoca delle trattative che portarono agli Bilaterali I con l’Unione europea e tuttora in vigore. 

Con lui cerchiamo di sviscerare, attraverso il video qui collocato in apertura, questo tema di portata così determinante per i nostri rapporti con l’Europa. Ecco dunque la video intervista, per sviscerare il dossier cruciale per il futuro delle relazioni fra Svizzera e UE

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