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A Samnaun la benzina è ancora sotto i due franchi

Oro nero
Oro nero. © Keystone / Anthony Anex

La vertiginosa crescita dei prezzi delle fonti fossili non risparmia neanche la Confederazione che, nonostante il franco forte, subisce anch'essa i contraccolpi del conflitto ucraino. 

Nella Confederazione è rimasta una sola località in cui non si superano i due franchi per un litro di carburante ed è Samnaun, comune engadinese che con la vicina Val Sampuoir è la sola zona franca della Svizzera.

In quel lembo di terra grigionese infatti non si applicano le normali regole doganali e sulle merci non vengono prelevati gli abituali tributi sulle importazioni, come in Italia succede a Livigno.

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Le autorità riflettono su eventuali manovre ed esenzioni sul prezzo dei carburanti per attenuare il salasso su consumatori, autotrasportatori e altre categorie economiche toccate.

Intanto però da giorni numerosi autisti fanno la spola verso i distributori del comune grigionese per la felicità dei benzinai, come Jon Andri Zegg, interpellato dal Tg. “A corto termine i guadagni possono aumentare del 50-60%, ma dipende molto anche dalla giornata”. In caso di bel tempo, precisa il 33enne, i turisti di giornata, in particolare quelli provenienti dalla vicina Austria, vengono qui per sciare e ne approfittano per fare il pieno.

Un fenomeno analogo a quello che si constata periodicamente a cavallo della frontiera italosvizzera, che a seconda del divario del cambio e dei prezzi alla pompa, vede code di gitanti della domenica che si fanno volentieri un’escursione oltre frontiera.

Le origini di questo privilegio fiscale affondano nella storia stessa del paese a oltre 1’800 metri di altitudine dove oggi vivono 800 persone.

Per secoli Samnaun fu infatti raggiungibile solo dal territorio austriaco (tant’è che non vi si parla il romancio, ma un dialetto tirolese e i suoi impianti sciistici sono collegati con quelli austriaci di Ischgl).

Il Consiglio federale nel 1892 decise di istituirvi una zona extradoganale in modo, da un lato, da permettere agli abitanti di rifornirsi in Austria a costi non eccessivi e, dall’altro, di evitare le spese legate alla gestione dell’ufficio doganale istituito a Compatsch nel 1848.

Il privilegio venne confermato anche nel 1912 quando fu realizzata la strada che sale da Vinadi e anche più recentemente.

Infine, per finanziare le proprie infrastrutture, il comune nel 1973 introdusse l’imposta speciale sul commercio per le merci esenti da dazi.

Da diversi anni si discute in Svizzera, soprattutto a livello federale, in merito a questa zona franca, che alcuni ritengono non più giustificata. Un tema che si propone in occasione dei ricorrenti dibattiti su Iva, tasse doganali e tasse sugli oli minerali.

Ma fino a che esisterà non lontano da lì, in provincia di Sondrio, la zona franca di Livigno, gli abitanti di Samnaun possono dormire sonni tranquilli.

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