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A scuola di burlesque

A Milano, già da un decennio, opera la Burlesque School, ai cui corsi partecipano migliaia di ragazze e donne di ogni età, estrazione sociale, forma fisica.

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Cos’è il burlesque? Quando è nato? Attilio Reinhardt, grande esperto e autore di diversi libri sull’argomento, ce lo racconta così: “Nel 1800, negli USA e in Gran Bretagna, il burlesque era uno spettacolo che parodiava il mondo, le abitudini e i passatempi dell’aristocrazia e dei ricchi industriali, per divertire le classi meno abbienti. C’era una trama, per quanto esile; delle canzoni, dei numeri di ballo, tanta comicità.

Ma, per mantenere vivo l’interesse del pubblico, già intorno al 1860 per esempio i fautori degli spettacoli non si facevano scrupoli a mettere sul palco anche qualche donna poco vestita (per quei tempi, almeno). Nonostante un po’ di scandalo, i primi burlesque americani di Broadway fecero numeri da capogiro, divenendo a tutti gli effetti un fenomeno di massa e contribuendo a “svezzare” il pubblico. Col tempo però le trame si fecero ancora più esili, rimasero pochi numeri comici, aumentarono le presenze femminili e diminuirono gli abiti. Dagli anni 20 agli anni 60 il burlesque sopravvisse ma restando sempre più limitato a pochi teatri e ai margini del mondo dello spettacolo.” Un oblio dal quale esce agli inizi degli anni Novanta, periodo che di colpo segna negli Stati Uniti la grande rinascita del burlesque.

La nuova generazione riscopre i personaggi di un tempo, gli abiti, le musiche, e così i locali di divertimento si gettano a capofitto nella moda (neo burlesque) con eventi e serate a tema. Un successo che da allora è rimasto sempre forte, soprattutto negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Francia e anche in Italia. A Milano per esempio, già da un decennio, opera per esempio la Burlesque School, ai cui corsi (tenuti da Mitzi von Wolfgang, ex ballerina e attrice di burlesque) hanno partecipato migliaia di ragazze e donne di ogni età, estrazione sociale, forma fisica. E almeno un paio di locali famosi in città si sono convertiti alla moda, presentando ogni settimana almeno un paio di spettacoli in cui il classico burlesque si fonde per esempio con il cabaret tedesco o con il mondo del charleston o della rivista americana anni Cinquanta.

Claudio Moschin

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