La televisione svizzera per l’Italia

Francia, il giorno dopo l’attentato

Diverse troupe televisive, fra cui una della Radiotelvisione svizzera, e inviati di giornali inviati oggi nella cité Ozanam, a Carcassonne (sud-ovest della Francia), dove viveva Radouane Lakdim, il terrorista che ieri ha ucciso 4 persone ferendone altre 15, sono state aggredite e minacciate.

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La situazione, nel quartiere, appare molto tesa. In un reportage diffuso su France 3 regione si vedono chiaramente alcuni giornalisti della rete pubblica minacciati da giovani del quartiere: “vattene, vattene altrimenti ti spacco in due!” grida uno.

Yann Bouchez, giornalista di Le Monde, scrive su Twitter che “due giovani in auto” gli si sono avvicinati e uno gli ha gridato: “sei un giornalista? Vattene da qui o ti spezzo le gambe”. 

Alcuni giornalisti di France 3, BFM-TV e della tv svizzera-italiana TSI, mentre parlavano con alcuni abitanti del quartiere, sono stati violentemente strattonati da due giovani, secondo quanto riferisce il reporter Marc Dana: “hanno cominciato a darci spintoni, a prendere i treppiedi delle telecamere e a lanciarceli dietro”. 

Messi in fuga, i giornalisti sono stati inseguiti dai teppisti in auto per tutto il quartiere. Secondo Dana, uno dei reporter della TSI era sofferente alle gambe dopo essere stato colpito.

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