Ancora gravi i due adolescenti feritisi in un incidente di montagna
Sono ancora in pericolo di morte i due ragazzi caduti domenica durante un'escursione in Val di Blenio. L'incidente è costato la vita a un adolescente italiano di 14 anni.
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RSI/tvsvizzera.it/mar
L’inchiesta è ancora in corso, ma stando alle informazioni trapelate finora la comitiva di cui facevano parte due dei tre ragazzi coinvolti nell’incidente stava percorrendo una via non ufficiale, una traccia che permetteva di seguire un percorso più diretto rispetto al sentiero segnalato, ma resa molto scivolosa dalle piogge del giorno precedente.
Due anni fa, la traccia è anche stata tolta dalle cartine topografiche, perché ritenuta troppo pericolosa.
“Proprio sotto la capanna [il rifugio Scaletta a 2’200 metri, ndr], dove c’è il bivio, c’è un cartello che invita l’utenza a fare il giro largo, salendo dalla valle circostante, per raggiungere la capanna su un sentiero ufficiale, sicuro”, spiega Cattaneo.
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Non è però pensabile, secondo Cattaneo, segnalare anche la pericolosità della “scorciatoia”. “Si tratta di un pendio che attraversa la valle e arriva direttamente alla capanna – spiega – di situazioni del genere se ne contano moltissime a livello cantonale, è impensabile tappezzare il territorio con una segnaletica del genere”.
L’incidente – ricordiamo – è avvenuto domenica poco prima di mezzogiorno in territorio di Ghirone, in Val di Blenio. Dai primi accertamenti, il giovane che ha perso la vita è precipitato per circa 100 metri e nella caduta ha travolto un altro giovane di 15 anni, membro della stessa comitiva di una ventina di persone. Entrambi facevano parte della squadra di calcio varesina della Virtus Bisuschio, che già da qualche anno aveva l’abitudine di fare un breve ritiro nella valle ticinese prima dell’inizio del campionato.
Il terzo ragazzo rimasto gravemente ferito è un 14enne di Mendrisio, in Ticino, che non faceva parte del gruppo. Il giovane ha cercato di soccorrere i due suoi coetanei, ma è caduto pure lui.
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