Una settimana fa il comune alle porte di Milano è stato teatro di un agguato di stampo mafioso. Il reportage da Buccinasco della Radiotelevisione Svizzera.
Freddato per strada poco prima di mezzogiorno, mentre era in sella alla sua bicicletta, con tre colpi di pistola, l’ultimo dei quali mentre era a terra agonizzante. Si è conclusa così una settimana fa la vita di Paolo Salvaggio, 60 anni, pregiudicato per droga e con contatti sia in ambienti della ‘ndrangheta sia in quelli della Sacra Corona.
L’uomo, già coinvolto in importanti passate inchieste sul territorio, si trovava agli arresti domiciliari presso la casa dell’ex moglie, e aveva un permesso per uscire due ore alla mattina, dalle 10 alle 12, proprio nell’orario in cui è stato seguito, raggiunto e ucciso, a due passi da un parco pubblico, prima che arrivasse a un piccolo bar dove era solito recarsi. Salvaggio era inoltre malato in fase terminale, ciò che suscita molti interrogativi sulle ragioni di questo delitto.
Le modalità dell’agguato, il primo di questo genere da anni nella zona, fanno pensare a un omicidio di stampo mafioso. Il fatto di sangue riporta così in primo piano il lancinante problema dell’infiltrazione della criminalità organizzata nelle regioni del Nord Italia. Tuttavia, la responsabile della direzione distrettuale antimafia Alessandra Dolci, intervistata dalla Radiotelevisione Svizzera, ritiene che vadano esaminate tutte le piste e che “non necessariamente sia coinvolta la ‘ndrangheta, perché la sua strategia va in direzione direttamente opposta, ossia mimetizzazione, ricerca del consenso sociale e attenzione degli aspetti economici delle relazioni”.
Contenuto esterno
La criminalità organizzata della regione ha inoltre anche dei legami con il Cantone Ticino. Qualche anno fa, la figlia di un boss della ‘ndrangheta della cittadina abitava a Bissone. In Svizzera aveva anche delle attività commerciali.
Le considerazioni di Alessandra Dolci su questi legami e sulla collaborazione con le autorità elvetiche.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli uccelli vittime delle pale eoliche degli impianti del Parco del San Gottardo sarebbero molti di più di quanti denunciati.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un sondaggio mostra la forte contraddizione tra l'atteggiamento nei confronti del clima e il comportamento individuale.
30 anni fa il mondo assisteva alla morte di Ayrton Senna
Questo contenuto è stato pubblicato al
30 anni fa, il 1° maggio 1994 moriva il campione di Formula 1 Ayrton Senna in un tragico incidente a Imola nel corso di una gara.
Le proteste statunitensi salutate nella Striscia di Gaza
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’eco delle proteste nei campus universitario statunitensi è arrivata nella striscia di Gaza, dove sono apparsi cartelloni di apprezzamento rivolti agli atenei coinvolti.
Condannato un politico vodese che ha distribuito decine di falsi certificati Covid
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente dell'UDC di Yverdon-les-Bains Christophe Loperetti è stato condannato a 15 mesi di carcere sospesi per aver emesso 49 falsi certificati, ma secondo la corte sarebbe "solo la punta dell'iceberg".
Manifestazioni in tutta la Svizzera per il 1° maggio, pochi disordini
Questo contenuto è stato pubblicato al
Migliaia di persone sono scese nelle strade elvetiche in occasione della Festa del lavoro per chiedere salari più alti, premi di cassa malati più bassi e protestare contro il capitalismo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il cyberattacco contro la ditta Xplain, che ha portato sul darkweb dati sensibili della Polizia federale (fedpol) e dell'Ufficio delle dogane, ha portato il Governo elvetico a rivedere, inasprendole, le regole in vigore.
Trapianto d’organi, il consenso presunto solo dal 2026
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il modello del consenso presunto per la donazione di organi dovrà aspettare almeno il 2026 per poter entrare in vigore. Si attende la disponibilità dell'identità elettronica necessaria per iscriversi nel registro dei donatori.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La polizia di New York è entrata nell'Hamilton Hall della Columbia University da una delle finestre dell'edificio, su richiesta dell'ateneo.
Automobilisti tedeschi indisciplinati in Svizzera, le multe arrivano a casa
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oggi entra in vigore l'accordo di polizia bilaterale tra Germania e Svizzera che regola tra l'altro il pagamento delle multe.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
‘Ndrangheta in Svizzera: sull’asse Basilea-Losanna
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nessun Cantone è risparmiato dalle mafie italiane, la cui presenza in Svizzera è provata da decenni, anche nelle regioni apparentemente meno toccate. È il caso di Vaud e della sua capitale, Losanna, dove vivono parenti stretti di un boss della 'ndrangheta.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'operazione "Imponimento" della procura antimafia di Catanzaro ha portato martedì a due nuovi arresti sul territorio elvetico, di cui uno in Ticino.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Vicine e simili per molti aspetti, la Svizzera francese e la Valle d'Aosta hanno anche un punto dal gusto amaro in comune: la presenza diffusa della mafia calabrese.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le mafie rappresentano da decenni un pericolo per la Svizzera. Per combatterla, sottolineano gli esperti, occorre lavorare tutti insieme.
Due presunti mafiosi escono dalla porta e rientrano in Svizzera dalla finestra
Questo contenuto è stato pubblicato al
Fedpol li aveva espulsi poiché sospettati di intrattenere legami con un clan mafioso. Ma il Tribunale amministrativo federale dice no.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.