Catene di approvvigionamento globali, Berna vuole collaborare
La Svizzera ha aggiunto il proprio nome a una dichiarazione congiunta di 28 Stati o alleanze regionali, tra cui Stati Uniti, Germania e Brasile, che vogliono rendere più sicure le catene globali di approvvigionamento e di valore.
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swissinfo.ch/sb/spal
“La resilienza delle catene globali di approvvigionamento e di valore è stata colpita da pandemie, guerre, disastri naturali e altri eventi, ha dichiarato martedì il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca in un comunicatoCollegamento esterno. Adottando la Dichiarazione congiunta sulla cooperazione per le catene di approvvigionamento globali, prosegue la nota, “la Svizzera intende contribuire a rendere queste catene più resistenti”.
I Paesi hanno deciso di collaborare più strettamente per affrontare la catena di approvvigionamento e altre sfide economiche in occasione del “Supply Chain Ministerial Forum” tenutosi nel luglio 2022. Le prime nazioni ad aderire sono state Australia, Brasile, Canada, Costa Rica, Repubblica Democratica del Congo, Unione Europea, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Messico, Paesi Bassi, Repubblica di Corea, Singapore, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.
Da allora hanno aderito altri Paesi, tra cui Costa Rica, Repubblica Ceca, Ecuador, Estonia, Norvegia, Panama, Serbia, Uruguay e Israele. La Svizzera è l’ultima arrivata.
Il Dipartimento federale dell’economia ha precisato che i firmatari collaboreranno per “alleviare le interruzioni e le strozzature a breve termine nei trasporti e nella logistica, nonché per affrontare le sfide a lungo termine della resilienza della catena di approvvigionamento e del valore, in linea con i quadri normativi e gli impegni internazionali dei partecipanti”.
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