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Certificato Covid anche dopo il test sierologico: l’opzione è al vaglio

Il consigliere federale a capo del Dipartimento della sanità Alain Berset.
Il consigliere federale a capo del Dipartimento della sanità Alain Berset. Keystone / Anthony Anex

Anche le persone che scoprono di aver superato il coronavirus grazie ad un test sierologico potrebbero ben presto ottenere un certificato sanitario. Lo propone il Consiglio federale escludendo per ora un allentamento dei provvedimenti adottati. Le proposte sono in consultazione fino al 3 novembre.

Secondo il Consiglio federale, i rischi sono attualmente ancora troppo elevati per poter procedere a una revoca, anche parziale, dell’obbligo del pass Covid per i settori dove è in vigore. Nonostante il bel tempo autunnale e le vacanze, si assiste infatti da alcuni giorni a una stagnazione. In diversi Cantoni i contagi hanno già ripreso a salire ed è difficile prevedere come evolverà la situazione. Nelle prossime settimane non è escluso un nuovo aumento dei contagi, visto che la popolazione passerà più tempo al chiuso, è stato detto nella conferenza stampa indetta oggi a Berna dal Governo.

A tutto questo si aggiunge la variante Delta, molto più contagiosa delle precedenti. Le persone infette necessitano più spesso e più a lungo di cure intensive, di conseguenza gli ospedali sono maggiormente sotto pressione.

Ancora troppo pochi i vaccinati

Anche se la crescente immunizzazione della popolazione contribuisce a frenare la circolazione del virus, la percentuale delle persone vaccinate è ancora troppo bassa per prevenire ulteriori ondate. È insomma troppo presto per pensare di revocare il pass Covid. Il Governo afferma comunque di voler allentare l’obbligo del certificato quando gli ospedali non rischieranno più il sovraccarico, e ciò indipendentemente dal tasso di copertura vaccinale. A metà novembre, quando si potranno valutare gli effetti delle temperature più fredde e della fine delle vacanze autunnali, il Consiglio federale procederà a una nuova analisi della situazione.

Certificato con il test per gli anticorpi

Nel frattempo l’accesso al pass dovrebbe venir esteso. In futuro potrebbero essere rilasciati certificati anche a persone che possono provare la guarigione sulla base di un test per gli anticorpi (test sierologico) positivo, effettuato a proprie spese. La validità di questi documenti sarà limitata a 90 giorni. Saranno inoltre riconosciuti solo in Svizzera.

Attualmente, oltre ai testati e ai vaccinati, il pass Covid può essere rilasciato a chi può provare di essere guarito dalla malattia sulla base di un test PCR risultato positivo. La sua validità per quest’ultima categoria passerà da 180 a 365 giorni. Dato che nell’UE tali certificati continueranno ad essere riconosciuti solo per 6 mesi, la validità prolungata è prevista unicamente per l’impiego sul territorio svizzero.

Agevolazioni per chi non si può vaccinare

Il Governo prevede poi un accesso agevolato per le persone che non possono farsi vaccinare o testare. Già oggi hanno la possibilità di accedere a strutture e manifestazioni con obbligo del certificato. In futuro potranno ottenere un pass svizzero elettronico valido un anno.

Un accesso agevolato è pure previsto per i turisti. Attualmente un certificato Covid valido in Svizzera e nell’UE viene rilasciato ai viaggiatori a cui è stato somministrato all’estero un vaccino omologato da Swissmedic o autorizzato dall’Agenzia europea per i medicinali.

In futuro saranno riconosciuti in Svizzera – ma non nell’UE – tutti i preparati approvati dall’Organizzazione mondiale della sanità. Attualmente questa agevolazione riguarda i vaccini cinesi Sinovac e Sinopharm. La validità sarà limitata a 30 giorni.

Tutte queste misure sono ora state poste in consultazione fino al 26 ottobre. La decisione definitiva sarà presa dal Consiglio federale il 3 novembre.

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