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Da ottobre di nuovo possibili eventi con più di 1’000 persone

Folla a un concerto
Il divieto di manifestazioni con oltre 1'000 persone è in vigore dal 28 febbraio. Questo limite sarà abrogato da ottobre, ma solo se le misure di protezione saranno sufficienti. © Keystone / Gaetan Bally

Il Governo svizzero ha deciso mercoledì che dal primo ottobre sarà abrogato il limite di 1'000 persone in vigore per le manifestazioni. A patto di adottare "severe misure di protezione".

Nel giorno in cui la Svizzera registra il più alto numero di contagi da aprile (274 nelle ultime 24 ore), il Consiglio federale ha annunciato che tra meno di due mesi sarà di nuovo possibile organizzare eventi con più di 1’000 persone.

Il divieto, entrato in vigore il 28 febbraio scorso, scadeva il 31 agosto ed è stato prolungato di un mese, in modo da permettere ai Cantoni di organizzarsi al meglio, ha detto in conferenza stampa la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga.

Entro il 2 settembre, il Dipartimento dell’interno dovrà elaborare, insieme ai Cantoni e ad altri dipartimenti, “criteri uniformi per l’autorizzazione di grandi manifestazioni applicabili a tutti i settori, quali lo sport, la cultura e la religione, e definire in questo modo linee guida che si aggiungeranno alle misure di base già vigenti quali il distanziamento sociale e l’igiene”, si legge nel comunicato.

Il servizio del TG:

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Ultima parola ai Cantoni

I Cantoni avranno comunque l’ultima parola, poiché se necessario “potranno negare l’autorizzazione se la situazione epidemiologica sul loro territorio e le risorse a disposizione per il tracciamento dei contatti” non permettono lo svolgimento della manifestazione.

Reagendo alla decisione odierna, la Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS) ha appunto insistito sulla necessità di “elaborare criteri il più possibile uniformi” ed “efficaci”. La CDS ha anche ricordato che la maggioranza dei cantoni “si era pronunciata in favore di un prolungamento del divieto delle manifestazioni con oltre 1’000 persone fino alla fine dell’anno, visto che la situazione epidemiologica rimane instabile”.

Le reazioni dei cantoni…

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I settori dello sport e della cultura, in seria difficoltà per la pandemia, si sono ovviamente pronunciati in favore di una revoca o di un allentamento delle restrizioni legate alle manifestazioni e possono tirare un sospiro di sollievo. Tuttavia, la CDS, per bocca del suo presidente Lukas Engelberger, mette in guardia: il buon esito degli allentamenti “dipenderà ampiamente dalle associazioni sportive e culturali nonché dagli organizzatori” dei grandi eventi. In caso di forte aumento dei casi, “le misure che dovrebbero essere prese si ripercuoterebbero nuovamente sull’intera economia”.

… e quelle del mondo dello sport:

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Non significa un “liberi tutti”

Un concetto sottolineato anche da Simonetta Sommaruga, secondo cui la revoca del divieto non significa un “liberi tutti”. “Negli ultimi mesi, insieme, abbiamo raggiunto molto, continuiamo così e assumiamoci le nostre responsabilità”, ha dichiarato la presidente della Confederazione in italiano, francese e tedesco.

Il commento del corrispondente della RSI:

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In merito alla decisione di prolungare di un mese il divieto, il ministro della sanità Alain Berset ha spiegato che il Governo ha voluto attendere ulteriormente poiché i nuovi casi giornalieri rimangono “importanti”.

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Inoltre, ha aggiunto, nelle prossime settimane ci sarà il ritorno dalle vacanze da parte dei lavoratori e il ritorno a scuola degli allievi. Per questo motivo è necessario procedere con cautela. “Il virus è sempre presente: la situazione è fragile e incerta e viviamo in questa incertezza da sei mesi”, ha affermato il “ministro” della sanità, aggiungendo che l’evoluzione dei contagi è simile anche nei Paesi vicini.

Da ottobre, invece “bisognerà trovare un equilibrio, poiché i vari grandi eventi non sono comparabili” e non ci sono soluzioni uniche e pronte all’uso, ha detto Berset, sottolineando che sarà necessario tener conto di queste differenze nei colloqui con i Cantoni per stabilire le procedure di autorizzazione.

Con questo prudente allentamento, il Consiglio federale intende evitare un peggioramento della situazione epidemiologica tenendo conto delle esigenze della popolazione e degli interessi economici delle società sportive e degli organizzatori di manifestazioni culturali, ha detto Berset.

Mascherina obbligatoria su tutti i voli

Il Consiglio federale ha inoltre deciso che a partire da sabato 15 agosto sarà obbligatorio portare la mascherina sugli aerei. Alcune compagnie – tra cui Swiss – avevano già imposto questa misura, ma ora il provvedimento interesserà tutti i voli in partenza o in arrivo in Svizzera di tutte le compagnie aeree.

tvsvizzera.it/mar/ats con RSI (TG del 12.8.2020)

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