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Brexit, Westminster dovrà dare l’OK

Non sarà un divorzio facile. La Corte suprema britannica ha confermato martedì che il Governo di Theresa May dovrà ottenere l’approvazione del Parlamento britannico per iniziare la procedura di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

 
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“Procedere in modo diverso sarebbe una violazione dei principi costituzionali”, ha dichiarato il giudice David Neuberger, precisando che 8 membri della Corte su 11 si sono detti a favore della consultazione parlamentare. Viene respinto in questo modo il ricorso della premier britannica, la quale avrebbe voluto attivare l’articolo 50 del trattato di Lisbona senza l’avvallo dei deputati di Westminster.

Gli ambienti economici sperano che la decisione spingerà Theresa May a ammorbidire il suo progetto di Brexit “senza compromessi”, che aveva presentato la scorsa settimana.

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Tuttavia, la Corte suprema ha stabilito che non sarà necessario ottenere l’approvazione dei parlamenti di Scozia e Irlanda del Nord, due regioni che hanno votato contro il divorzio da Bruxelles. 

Il Governo britannico ha fatto sapere che la decisione dei giudici non cambierà il piano d’azione. “I britannici hanno votato per l’uscita dall’UE e il Governo soddisferà la loro richiesta attivando come previsto l’articolo 50 entro la fine di marzo”, si legge in un comunicato.

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