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Un’uscita dalla pandemia in tre fasi

Il centro di vaccinazioni appena aperto a Ginevra.
Il centro di vaccinazioni appena aperto al Palexpo di Ginevra. Keystone / Salvatore Di Nolfi

Il governo federale ha illustrato a Berna la strategiaCollegamento esterno che verrà seguita nei prossimi mesi, che si adeguerà all'evoluzione della campagna vaccinale in corso.

All’attuale fase di protezione, che durerà almeno un mese, seguiranno periodi di stabilizzazione e normalizzazione. Questo significa che le regole varate lo scorso 19 aprileCollegamento esterno – aperture delle terrazze di bar e ristoranti, delle strutture sportive, ricreative e culturali, riunioni fino a 10 persone al chiuso e 15 all’aperto – dureranno fino a quando non saranno messe in sicurezza tutte le categorie a rischio, in linea di massima non prima del 26 maggio.

Saranno possibili inasprimenti, ha ricordato il ministro della sanità Alain Berset in caso di superamento delle soglie previste (450 nuovi contagi per 100’000 abitanti sull’arco di due settimane, una media di 120 ricoveri su 7 giorni, un’occupazione media di 300 posti letto in cure intense su 15 giorni e un valore di riproduzione Rt di 1,15) ma sono esclusi automatismi. Il 12 maggio verrà effettuato il punto sulla situazione.

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Successivamente si procederà all’immunizzazione degli adulti disposti a farsi vaccinare, nelle previsioni di Berna entro la fine di luglio. Riprenderanno manifestazioni sportive, sociali e culturali con pubblico e i locali interni di bar e ristoranti quando la copertura vaccinale raggiungerà il 40-50%. L’accesso a determinati incontri sarà libero per i titolari di certificato che attesti l’immunizzazione, la guarigione o la negatività dal Covid-19.

Il rischio ella stabilizzazione, ha osservato il consigliere federale friburghese, è che l’aumento delle vaccinazioni porti le persone ad abbassare la guardia, con conseguente aumento dei casi. Per questo rimarranno in vigore diversi concetti di protezione e non tutto sarà ancora aperto.

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Seguirà la fase di normalizzazione in cui verranno revocate progressivamente, in funzione dei contagi, le restanti restrizioni, come l’obbligo della mascherina. Il virus continuerà però a circolare e in caso di sovraccarico delle strutture sanitarie potranno essere applicate prescrizioni nei confronti delle persone che non saranno state vaccinate.

Il pacchetto viene ora messo in consultazione presso i Cantoni che potranno esprimersi sulla strategia federale fino al 5 maggio.

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Intanto l’Ufficio federale della sanità (Ufsp) ha aggiornato la lista dei paesi per i quali Berna impone restrizioni all’entrata. La provenienza dalle regioni italiane del Lazio, Marche, Liguria e Veneto, così come la Stiria in Austria, Lettonia, Moldavia, Romania, Slovacchia, Malta, Maldive, Monaco, Perù e Maldive non implicano più la quarantena ai viaggiatori. Vengono invece inseriti nella lista svizzera Egitto, Argentina, Qatar, Capo Verde e Messico. Sono ritenuti a rischio i paesi o le regioni con un tasso di oltre 60 contagi per 100’000 abitanti cumulati in due settimane.

tvsvizzera/ats/spal con RSI (TG del 21.4.2021)

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