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È morto Chuck Berry

È morto all’età di 90 anni Chuck Berry. Lo segnala la polizia della contea di St. Charles, che lo ha trovato privo di vita nel suo domicilio di St. Louis del Missouri sabato alle 13.26 ora locale.

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Si ignorano le cause del decesso che comunque, stando a vari media americani, dovrebbero essere naturali.

Con la sua chitarra ha segnato l’era del rock con brani intramontabili come “Johnny B  GoodeCollegamento esterno” e “Roll over Beethoven”.Lo scorso ottobre in occasione del suo novantesimo compleanno Berry aveva annunciato l’imminente pubblicazione di un nuovo album. Avrebbe dovuto intitolarsi “Chuck” e sarebbe stato il primo dopo 38 anni di silenzio discografico. 

Una leggenda del Rock

La storia del leggendario Chuck Berry è la storia dei suoi grandi successi che infiammavano i jukebox e che hanno dato un nuovo significato alle classifiche musicali, a partire da ‘Maybellene’, del 1955, il primo singolo inciso da Chick Berry, considerato uno dei primi brani rock in assoluto, che rimase al primo posto delle classifiche di R&B per nove settimane. “Se si volesse dare un altro nome Rock ‘N’ Roll lo si potrebbe chiamare Chuck Berry”, sono parole di John Lennon secondo alcuni. E non a torto, considerato il contributo indelebile che Chuck Berry ha lasciato per sempre nella storia della musica: con ‘Roll Over Beheetoven’ per esempio, brano del 1956 che ad oggi è tra i più riconoscibili da svariate generazioni, fino al classico dei classici ‘Johnny B. Goode’ del 1958. Scrive il New York Times: “Mentre Elvis Presley era la prima pop star del rock, beniamino delle adolescenti, Chuck Berry ne era il teorico e genio concettuale, l’autore che capiva cosa i ragazzi volevano ancor prima che loro stessi lo sapessero”. Le qualitaà del genio musicale.

Un virtuoso della chitarra

E la sua formula perfetta passava obbligatoriamente per una chitarra virtuosa, che affondava la sua base nel country, spiccava il volo con il blues ed echeggiava da ogni jukebox grazie a versi diretti, brevi, accessibili, diventando l’inno di una generazione di adolescenti che sarebbe durato per sempre, grazie a ‘Sweet Little Sixteen’ o ‘You Can’t Catch Me’. Berry fu però anche un autore ‘impegnato’, pur nella sua levità, che con ‘Promised Land’, ‘Too Much Monkey Business’ e ‘Brown Eyed Handsome Man’ riusciva a lanciare allo stesso tempo un’ode e la critica all’America, pur senza mai discostarsi dallo spirito più puro del Rock ‘N’ Roll. A consegnarlo definitivamente alla Storia ha contribuitoanche Hollywood: Michael J Fox che esegue ‘Johnny B.Goode’ in ‘Back to the Future’ del 1985, poi Quentin Tarantino in Pulp Fiction in cui Vincent Vega (John Travolta) e Mia Wallace (UmaThurman) ballano un twist sulle note di ‘You Never Can Tell’incisa da Chuck Berry nel 1964, in una delle scene di ballo più famose del Cinema. 

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