Il prossimo anno 274 milioni di persone in tutto il mondo avranno bisogno di assistenza: a dirlo è il rapporto annuale dell'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, pubblicato giovedì.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera.it/mrj
Un documento che lancia un grido d’allarme: nel 2022 una persona su 29 si troverà in condizioni di estrema povertà. Per questo motivo l’ONU chiede finanziamenti per 41 miliardi di dollari, il 17% in più rispetto al 2021.
Si tratta della più alta somma chiesta finora, ma che è necessaria per arginare una situazione aggravata dalla pandemia, che secondo il rapporto ha gettato 20 milioni di persone in condizioni di estrema povertà.
Il Covid-19, inoltre, ha colpito i sistemi sanitari più fragili, rendendo la battaglia contro malattie come l’AIDS, la tubercolosi e la malaria ancora più difficili.
Contenuto esterno
Non vanno poi dimenticati i cambiamenti climatici e i disastri naturali, che, secondo il rapporto, entro il 2050 potrebbero costringere oltre 200 milioni di persone a lasciare il proprio Paese.
“Senza un’azione duratura e immediata – si legge nel documento – la carestia è una minaccia reale per 45 milioni di persone”. Afghanistan, Siria, Yemen, e i Paesi del Corno d’africa risultano essere tra quelli con le maggiori difficoltà.
30 anni fa il mondo assisteva alla morte di Ayrton Senna
Questo contenuto è stato pubblicato al
30 anni fa, il 1° maggio 1994 moriva il campione di Formula 1 Ayrton Senna in un tragico incidente a Imola nel corso di una gara.
Le proteste statunitensi salutate nella Striscia di Gaza
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’eco delle proteste nei campus universitario statunitensi è arrivata nella striscia di Gaza, dove sono apparsi cartelloni di apprezzamento rivolti agli atenei coinvolti.
Condannato un politico vodese che ha distribuito decine di falsi certificati Covid
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente dell'UDC di Yverdon-les-Bains Christophe Loperetti è stato condannato a 15 mesi di carcere sospesi per aver emesso 49 falsi certificati, ma secondo la corte sarebbe "solo la punta dell'iceberg".
Manifestazioni in tutta la Svizzera per il 1° maggio, pochi disordini
Questo contenuto è stato pubblicato al
Migliaia di persone sono scese nelle strade elvetiche in occasione della Festa del lavoro per chiedere salari più alti, premi di cassa malati più bassi e protestare contro il capitalismo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il cyberattacco contro la ditta Xplain, che ha portato sul darkweb dati sensibili della Polizia federale (fedpol) e dell'Ufficio delle dogane, ha portato il Governo elvetico a rivedere, inasprendole, le regole in vigore.
Trapianto d’organi, il consenso presunto solo dal 2026
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il modello del consenso presunto per la donazione di organi dovrà aspettare almeno il 2026 per poter entrare in vigore. Si attende la disponibilità dell'identità elettronica necessaria per iscriversi nel registro dei donatori.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La polizia di New York è entrata nell'Hamilton Hall della Columbia University da una delle finestre dell'edificio, su richiesta dell'ateneo.
Automobilisti tedeschi indisciplinati in Svizzera, le multe arrivano a casa
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oggi entra in vigore l'accordo di polizia bilaterale tra Germania e Svizzera che regola tra l'altro il pagamento delle multe.
Più strumenti per accertare l’identità dei richiedenti l’asilo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per accertare l'identità, la cittadinanza o l'itinerario di viaggio di un richiedente l'asilo le autorità elvetiche potranno a partire dall'aprile 2025 esaminare i loro telefonini o eventuali personal computer.
“Il primo maggio va abolito dai giorni festivi ufficiali”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per i Giovani liberali radicali svizzeri la ricorrenza del primo maggio andrebbe abolita quale giorno festivo: non ci sarebbe nulla da festeggiare e l'astensione dal lavoro porterebbe a una perdita di benessere.
Nessuna esplosione delle richieste di aiuto sociale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Uno dei temuti effetti della pandemia di coronavirus non si è verificato: il numero di richieste di assistenza sociale è infatti rimasto sostanzialmente stabile.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel suo discorso all'ONU, il presidente della Confederazione Guy Parmelin ha lanciato un appello anche a favore della neutralità climatica.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La pandemia di Covid-19 ha sottolineato e aumentato il divario tra ricchi e poveri del mondo anche per quanto riguarda l'accesso al cibo.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.