La villa di Mar-a-Lago buen retiro dell'ex presidente è stata perquisita dagli agenti dell’Fbi che hanno sequestrato diverso materiale. Per Donald Trump si è trattato di un attacco politico contro la sua candidatura alle elezioni del 2024.
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All’arrivo dei federali, attorno alle 10 di lunedì mattina, l’ex presidente si trovava alla Trump Tower di New York, dove è solito trascorrere l’estate. È una “strumentalizzazione della giustizia e un attacco dei democratici di sinistra e radicali che vogliono disperatamente evitare che mi candidi alle elezioni del 2024”, ha affermato Trump nel comunicato in cui ha rivelato della perquisizione.
“Questi sono tempi bui per la nostra nazione: la mia bella casa, Mar-a-Lago a Palm Beach, in Florida, è attualmente sotto assedio, perquisita e occupata da un folto gruppo di agenti dell’Fbi. Hanno persino fatto irruzione nella mia cassaforte!”, ha detto. “Dopo aver lavorato e collaborato con tutte le principali agenzie governative – ha aggiunto – questo raid non annunciato nella mia residenza non era né necessario né appropriato”.
Non è ancora chiaro cosa stessero effettivamente cercando gli agenti federali. Secondo tre fonti che hanno parlato con la CNN, il blitz è avvenuto nell’ambito delle indagini sui 15 scatoloni di documenti classificati che Trump avrebbe portato via dalla Casa Bianca dopo la fine del mandato dell’ex presidente. Un crimine federale, che l’ex presidente ha però sempre negato.
Ma la perquisizione potrebbe anche avere a che fare con l’indagine in corso sull’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 dopo che nelle settimane scorse il cerchio si è stretto attorno a Donald e il dipartimento di Giustizia ha iniziato a indagare sul suo comportamento nei giorni precedenti alla rivolta.
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