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L’italiano è un tassello fondamentale del federalismo elvetico

Una quota importante della popolazione elvetica ha conoscenze parziali dell italiano, anche oltre Gottardo.
Una quota importante della popolazione elvetica ha conoscenze parziali dell'italiano, anche oltre Gottardo. © Keystone / Gaetan Bally

A dieci anni dalla sua istituzione il  Forum per l’italiano in Svizzera, che  riunisce 38 organizzazioni e offre una cassa di risonanza alla Svizzera di lingua italiana, ottiene il Premio per il federalismo 2022. 

La popolazione italofona costituisce “un tassello importante” del mosaico che forma il “modello Svizzera” e costruisce ogni giorno ponti tra le lingue e le culture in ogni parte del paese. Con questa motivazione il Forum per l’italiano, organizzazione che raggruppa le 38 associazioni impegnate nella promozione della cultura italiana nella Confederazione, si è aggiudicato il premio per il federalismo 2022 indetto dalla Fondazione per la collaborazione confederale ch.

Dal 2014 il riconoscimento, dotato di un contributo di 10’000 franchi, viene attribuito ogni anno a personalità o enti che si battono per il rafforzamento della coesione nazionale e del federalismo. E del federalismo elvetico la componente italofona, anche se qualche volta sembra venir trascurata, rappresenta un elemento essenziale, come attesta il premio citato.

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I numeri sono lì a testimoniarlo: il 42% degli svizzeri e delle svizzere, secondo una recente indagine, masticano un po’ di italiano (lingua madre dell’8,4% della popolazione elvetica) e il 53% degli italofoni risiede in cantoni non appartenenti alla Svizzera italiana.

Naturalmente sono diverse le sfide cui è confrontata questa lingua minoritaria in Svizzera, a partire dalle spinte della globalizzazione che favoriscono la penetrazione progressiva dell’inglese. Ma preoccupano anche la situazione precaria delle cattedre universitarie di italiano al di là delle Alpi e dei corsi negli istituti cantonali di grado inferiore, così come la scarsa rappresentatività all’interno dell’Amministrazione federale.

L’aspetto positivo è dato dal ritorno di un italofono nel governo federale e dalla nuova immigrazione italiana che, a differenza di quelle degli anni Cinquanta e Sessanta, presenta profili qualificati che si interfacciano direttamente con il mondo accademico, dei servizi e dell’industria.

Uno degli obiettivi principali del Forum, creato nel 2012 su iniziativa dei cantoni Ticino e Zurigo, è quello di sostenere la terza lingua ufficiale svizzera in ambito federale attraverso soprattutto l’attività di gruppi di lavoro incaricati dell’approfondimento delle tematiche emergenti in tutti gli ambiti della società, dalla politica alla scienza.

Ma le iniziative sono ad ampio raggio. Proprio l’anno scorso, ad esempio, in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante, il Forum per l’italiano in Svizzera ha reso omaggio alla figura e all’opera del grande poeta fiorentino con una serie di eventi che si sono tenuti in tutte e quattro le regioni linguistiche.


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