La Piazza Grande del Festival compie 50 anni: l’idea di proiettare i film nel “salotto buono” di Locarno l’ebbe nel 1971 l’architetto Livio Vacchini. Ancora oggi lo schermo, uno dei più grandi d’Europa (26m x 14m), è il simbolo del Locarno Festival in tutto il mondo.
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Bruna Vacchini, la moglie dell’architetto, scomparso nel 2003 racconta così l’illuminazione avuta allora dal marito: “È venuto a casa agitatissimo e mi ha detto: ‘Ma non vedi che la Piazza è un imbuto? Tu entri di qua, chiudi su e in fondo metti lo schermo ed è fatta!’ Questa era la sua idea”.
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Un’idea talmente folle che all’inizio si imbatté in numerosi ostacoli: mancavano le autorizzazioni e tutti erano contrari, ma Vacchini progettò uno schermo allora unico nel suo genere.
La location, oltre a permettere la presenza di uno schermo di queste dimensioni, ha anche altre particolarità: i ciottoli e i portici di Piazza Grande sono “geniali” per l’acustica, come spiega Patricia Boillat, responsabile dell’immagine del Festival.
Mezzo secolo lo compie anche la cabina di proiezione, un altro emblema del Festival. La sua forma è stata anch’essa un’idea di Vacchini, come spiega la sua vedova: “Andando in ufficio vede un camion che trasporta una piscina e da lì gli è venuta l’idea di dividerla a metà e farla diventare una cabina”.
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