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Migranti, meno profughi nonostante gli sbarchi record

In Svizzera si temeva un’impennata dei migranti con l’inizio della bella stagione ma per i momento, nonostante l’incremento degli sbarchi sulle coste meridionali dell’Italia, la Confederazione non sembra essere più tra le rotte privilegiate dei profughi.

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Nel mese di maggio, secondo quanto ha appena rivelato la consigliera federale Simonetta Sommaruga alla radio SRF, il numero di domande d’asilo è diminuito di un quarto rispetto a un anno fa.

Le richieste, in base ai dati forniti dalla Segreteria di Stato della migrazione, sono state infatti 1’451 a fronte delle 1’885 di dodici mesi fa. E nel mese precedente era stato addirittura toccata la cifra più bassa (1’307) dal febbraio 2011. Ma la situazione resta fluida e la direttrice del Dipartimento federale di giustizia e polizia, che non esclude nuove ondate di profughi verso le frontiere elvetiche, non si sbilancia in pronostici sull’andamento dei flussi.

Anche perché, secondo i dati dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, tra il primo gennaio e il 16 maggio gli arrivi nella Penisola sono stati ben 45’750.  “La situazione in Svizzera è cambiata, molte persone non chiedono più asilo nel nostro paese”, ha precisato Simonetta Sommaruga. “Allo stesso tempo però arrivano sempre più persone in Italia, ecco perché la collaborazione tra i due Paesi è fondamentale”.

E proprio per discutere di questa questione la responsabile del Dipartimento federale di Giustizia e di polizia incontrerà lunedì il ministro italiano Marco Minniti.

 

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