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Volete lavorare in Italia? Allora aprite una succursale

Se intendono fare affari in Italia, gli istituti finanziari svizzeri dovranno probabilmente aprire per forza una succursale nella Penisola.

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La RoadmapCollegamento esterno siglata nel febbraio 2015 tra Roma e Berna rischia di restare lettera morta per quanto concerne il miglioramento dei servizi finanziari transfrontalieri.

Un tram giallo transita davanti alla filiale di Milano del Credit Suisse.
La filiale di Milano del Credit Suisse. Keystone

Per il governo svizzero, è infatti più che probabile che l’Italia introdurrà l’obbligo di avere una succursale nel paese per svolgere attività bancarie.

A chiedere lumi al Consiglio federale era stata la consigliera nazionale ticinese della Lega Roberta Pantani, che in giugno aveva presentato un’interpellanzaCollegamento esterno sulla questione.

Mentre nella Roadmap veniva sottolineata la volontà di aprire un dialogo per offrire eventualmente la possibilità agli operatori finanziari svizzeri e italiani di offrire servizi transfrontalieri ai potenziali clienti dei due paesi, nel decreto in discussione a Montecitorio non vi è più traccia di questa opzione. Anzi viene esclusa la possibilità di libera prestazione di servizi finanziari, prevedendo invece – per tutti gli intermediari finanziari con sede in un paese non UE –  l’obbligo di una succursale in Italia.

Operatori delusi

Gli operatori del settore attivi in Ticino – banche e fiduciarie in particolare – sarebbero “delusi” dalla risposta vaga del governo, da cui si denota che non vi è “alcuna volontà di richiedere il rispetto dell’accordo”, secondo quanto dichiarato da Roberta Pantani all’Agenzia telegrafica svizzera (ats).

Da parte italiana poi, ha aggiunto la consigliera nazionale leghista, dopo aver ottenuto dalla Svizzera ciò che interessava, ossia lo scambio di informazioni in ambito fiscale, “non vi è alcun interesse a far entrare nel mercato della Penisola operatori concorrenti agguerriti, specie in momento delicato come questo che vede il settore pubblico intervenire per mantenere a galla le banche”.

Nella sua risposta, il governo svizzero precisa che se “l’Italia introdurrà quale condizione obbligatoria l’aver stabilito una succursale nel Paese, la Svizzera, nell’ambito del summenzionato dialogo, esigerà che le banche svizzere con succursale in Italia possano prestare servizi direttamente dalla Svizzera verso l’Italia”.

È bene che Berna esiga una controprestazione, ha dichiarato Pantani all’ats, “ma bisogna poi vedere se l’Italia acconsentirà a simile richiesta”.

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