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Rinforzi in arrivo per presidiare il confine

In previsione di un eventuale forte afflusso di migranti durante l’estate, le polizie dei cantoni di frontiera – Ticino in testa – potranno contare su rinforzi provenienti da altre regioni del paese.

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L’anno scorso i corpi di polizia in Ticino, Vallese, Grigioni e in altri cantoni della Svizzera orientale sono stati fortemente sollecitati dai numerosi arrivi di migranti. Poiché le autorità prevedono nei prossimi mesi un forte aumento delle entrate irregolari nel paese, la Conferenza dei comandanti delle polizie cantonali Collegamento esterno(CCPCS) è corsa ai ripari.

È stato così deciso di instaurare un corpo inter-cantonale di poliziotti. In un primo tempo, fino a 50 agenti provenienti da altri cantoni potranno così essere inviati nei cantoni di frontiera per sostenere i loro colleghi.

Il personale supplementare potrà procedere a dei controlli, ad esempio lungo gli assi di circolazioni importanti, nelle stazioni o sulle autostrade, precisa la CCPCS. I controlli alla frontiera non sono per contro di competenza della polizia.

Nei primi cinque mesi del 2017, il Corpo delle guardie di confine ha registrato 11’912 entrate irregolari in Svizzera, il 50% delle quali in Ticino. Quasi 8’000 persone sono state riconsegnate alle autorità estere, Italia in primis. Queste cifre non si discostano molto da quelle dell’anno precedente.

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