Attaccato il porto di Odessa e i cereali, bloccati nei silos da 5 mesi, non sono partiti, nonostante l’accordo firmato venerdì in Turchia da Russia e Ucraina.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj
A poche ore dalla sua firma in Turchia, l’accordo sull’esportazione di grano e cereali di Kiev e Mosca è stato compromesso dal bombardamento da parte delle forze armate russe del porto di Odessa. In seguito a questi ultimi sviluppi prevale la sfiducia e una crisi alimentare globale si fa sempre più vicina.
Quattro i missili lanciati: due sono stati distrutti dai sistemi di difesa ucraini, mentre gli altri due hanno colpito delle infrastrutture del porto commerciale della città. Dal porto sarebbero dovute partire le navi cariche di cereali, bloccate nei silos da ormai cinque mesi, ossia dall’inizio del conflitto.
Immediata la reazione di Kiev: secondo il Ministero degli Esteri, questo attacco “è uno sputo in faccia a chi l’accordo lo ha patrocinato” (ONU e Turchia). I due Paesi non hanno firmato lo stesso documento, ma hanno concluso accordi separati con Ankara e le Nazioni Unite. Una mancata mutua intesa che non ha fatto che aumentare lo scetticismo sulla concretizzazione di quanto firmato.
Anche Ankara si dice estremamente preoccupata per quanto accaduto. Gli USA, dal canto loro, parlano di “oltraggio” e di “disprezzo della Russia” per il diritto e gli impegni internazionali.
Mosca dal canto suo si dice estranea al bombardamento: “Non siamo stati noi” ha dichiarato il ministero della Difesa russo.
Contenuto esterno
Il porto di Odessa, ad ogni modo, non è un luogo sicuro, come non lo sono nemmeno le rotte marittime. Oggi ancora di più sarà difficile trovare assicurazioni e compagnie di navigazione che vorranno assumersi i rischi. Se nessuno vorrà farlo, diversi Paesi in Africa e in Medio Oriente rischieranno di dover affrontare prossimamente una crisi alimentare.
Il conflitto entra domenica nel suo sesto mese: negli scorsi 150 giorni l’Ucraina ha perso una parte molto importante del suo territorio a sud e a est: il Donbass, teatro di scontri già dal 2014, è ormai quasi interamente controllato da separatisti e forze russe. Una parte della popolazione è fuggita dal Paese: 9,5 milioni di ucraini sono scappati all’estero, in attesa di un cessate il fuoco.
La Columbia University è stata occupata dagli studenti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Centinaia di studenti stanno occupando da lunedì un edificio della Columbia University per protestare contro la guerra nella Striscia di Gaza.
Beat Jans in Belgio ha discusso del patto sulla migrazione
Questo contenuto è stato pubblicato al
A margine di una conferenza in Belgio, il capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia ha dichiarato che l'accordo dovrebbe limitare l'immigrazione illegale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Confederazione dovrebbe liberare un contributo parziale all'Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (UNRWA) per sostenere la popolazione della striscia di Gaza.
Hamas e Israele vicini a un cessate il fuoco e al rilascio di ostaggi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Crescono le speranze di giungere ad una tregua tra Hamas e Israele. Un accordo che dovrebbe portare alla cessazione delle ostilità per alcune settimane.
Un’iniziativa popolare per legalizzare la marijuana in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il comitato promotore ha tempo fino al 30 ottobre 2025 per raccogliere le 100'000 adesioni alla riuscita dell'iniziativa.
Elettricità garantita in Svizzera per il prossimo inverno
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Commissione federale dell'energia elettrica è ottimista per quanto riguarda l'approvvigionamento di elettricità per il prossimo inverno.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La compagnia aerea Swiss ha aumentato i ricavi nei primi tre mesi del 2024, ma la redditività è stata penalizzata dall’aumento dei costi del carburante e delle spese per il personale.
Progetto di colpo di Stato in Germania, nove persone alla sbarra
Questo contenuto è stato pubblicato al
È iniziato lunedì a Stoccarda il processo nei confronti di nove persone, sospettate di aver fatto parte del braccio militare di un gruppo di estrema destra e di aver progettato un colpo di Stato.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Svolta sul grano, accordo tra Russia e Ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ad Istanbul è stato firmato il primo vero accordo sui corridoi nel Mar Nero per l'esportazione di cereali dai porti dell'Ucraina.
La guerra in Ucraina e la sicurezza dello spazio Schengen
Questo contenuto è stato pubblicato al
I ministri degli Interni dell'Ue discutono dell'impatto della guerra in Ucraina sulla sicurezza delle frontiere esterne.
I sette principi di Lugano per la ricostruzione dell’Ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’inizio del lungo processo di ripresa dell'Ucraina si concentra sui “Sette principi di Lugano” presentati dal presidente della Confederazione.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.