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May apre ai cittadini europei ma “non basta”

I cittadini europei che vivino da almeno 5 anni in Gran Bretagna non devono temere: verranno regolarizzati. Così Theresa May L'offerta britannica sui diritti dei cittadini è "un primo passo, ma per il presidente della Commissione Jean Claude Juncker non è sufficiente".

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Theresa May ha spiegato ai leader europei che intende dare la più ampia certezza possibile ai tre milioni di cittadini Ue che al momento vivono in Gran Bretagna. La premier ha spiegato che il Governo non vuole cacciare nessuno e non vuole separare le famiglie. Per questo verrà data a tutti l’opportunità di regolarizzarsi: tutti i cittadini europei residenti (a una data che sarà specificata in seguito e non anteriore ai negoziati Brexit) da almeno cinque anni verrà data la residenza con pieni diritti.

Avranno assistenza sanitaria, istruzione, benefit e pensioni come se fossero britannici. Anche a chi è arrivato nel Paese prima della data limite, ma non ha ancora i 5 anni da residente, verrà data la possibilità di restare fino al compimento dei 5 anni e chiedere poi il permesso di soggiorno definitivo. La premier ha anche specificato che gli europei saranno soggetti alla legge Ue fino a che il Paese non sarà uscito. 

Reciprocità

Maggiori dettagli saranno forniti la prossima settimana, in un documento che sarà presentato al Parlamento. Infine, la May ha anche ribadito che la reciprocità è vitale e che entrambe le parti dovrebbero fare chiarezza al più presto per dare certezza ai cittadini.

Critiche interne, da destra a da sinistra

Ha raccolto molte critiche in Gran Bretagna l’offerta fatta dalla premier Theresa May a Bruxelles nei negoziati sulla Brexit per garantire il diritto di residenza agli oltre 3 milioni di cittadini Ue che vivono nel Regno Unito da più di cinque anni.

Per il laburista Keir Starmer, ministro ombra per la Brexit, è “troppo poco e in ritardo” quanto proposto dal primo ministro Tory rispetto a una questione che non può essere usata come “merce di scambio” nelle trattative. 

Ha rincarato la dose il sindaco di Londra, il laburista Sadiq Khan, secondo cui la proposta avrebbe una serie di lacune e non arriva a garantire in pieno i diritti di tutti gli immigrati Ue.
Stesse critiche anche da parte del leader libdem uscente, Tim Farron, secondo cui restano troppe domande a cui May non ha risposto e una serie di termini della proposta, a partire dalla scadenza ultima dopo la quale non è più possibile richiedere il diritto di residenza, non sono state indicate.

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