Neutralità elvetica, l’ambasciatore russo all’ONU si dice preoccupato
Il dibattito parlamentare in corso sul divieto di riesportazione di armi fabbricate in Svizzera preoccupa l’ambasciatore russo presso l’ONU a Ginevra.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Gennady Gatilov, intervistato dal TG della radiotelevisione svizzera RSI, sostiene di seguire con attenzione le discussioni nel legislativo elvetico che potrebbe concedere, a determinate condizioni e a una cerchia ristretta di Paesi, la possibilità di trasferire armi svizzere in Ucraina.
Nonostante la Confederazione sia uno dei pochi paesi che non autorizza la rivendita di materiale bellico a Stati coinvolti in conflitti armati (o che violano gravemente i diritti umani), in omaggio al principio di neutralità, Mosca non nasconde una certa irritazione.
Contenuto esterno
Il fatto che se ne stia discutendo, sostiene il diplomatico, “è già un segnale, una dimostrazione”, che si aggiunge alle sanzioni adottate contro la Russia. “Crediamo”, ha affermato Gennady Gatilov, che sfortunatamente la Svizzera non sia più neutrale in questa situazione”, come lo è sempre stata in passato.
Il dibattito alle Camere
L’allusione è alla mozioneCollegamento esterno e all’iniziativa parlamentareCollegamento esterno passate a fine gennaio nella Commissione della politica di sicurezza della Camera bassa (Consiglio nazionale) che raccomanda al plenum di autorizzare la riesportazione di armi fabbricate verso l’Ucraina.
In concreto la mozione prevede la modifica dell’articolo 18 della Legge federale sul materiale bellico (LMB), in modo che il Consiglio federale possa revocare la dichiarazione di non riesportazione firmata dai Paesi che hanno acquistato materiale svizzero. Ciò varrebbe nei casi in cui il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dichiari in una risoluzione una violazione del divieto dell’uso della forza ai sensi del diritto internazionale.
La dichiarazione potrebbe essere revocata anche nel caso in cui l’Assemblea generale delle Nazioni Unite riscontrasse, con una maggioranza di due terzi, una violazione del divieto internazionale sull’uso della forza. Il Consiglio federale potrebbe mantenere il divieto di riesportazione se l’abrogazione dovesse pregiudicare un interesse prioritario della politica estera svizzera.
La Commissione della politica di sicurezza dell’altra Camera (Consiglio degli Stati) pochi giorni dopo ha invece proposto di modificare la legge federale sul materiale bellico (LMB), limitando a cinque anni la validità delle dichiarazioni di non riesportazione firmate dai Paesi acquirenti di materiale bellico svizzero. La disposizione sarebbe però applicabile soltanto a determinati Paesi “sicuri” indicati nell’ordinanza governativa (tra gli altri, Germania, Francia, Italia, Giappone e Stati Uniti).
Va peraltro rilevato che la stessa commissione ha rifiutato di sostenere un’iniziativa parlamentare volta a modificare l’articolo 18 della legge federale sul materiale bellico (LMB) per rendere nulle le dichiarazioni di non riesportazione se si stabilisce che la riesportazione di materiale bellico verso l’Ucraina è legata alla guerra russo-ucraina.
I dati dei passeggeri aerei potranno essere raccolti dalla polizia
Questo contenuto è stato pubblicato al
La modifica verrà attuata per rafforzare la lotta al terrorismo e identificare persone ricercate a livello internazionale.
Il premier slovacco Fico ferito a colpi di pistola
Questo contenuto è stato pubblicato al
È in gravissime condizioni il primo ministro slovacco Robert Fico colpito da proiettili al petto e all'addome mentre salutava la popolazione dopo una riunione di Governo. Arrestato l'aggressore.
Il Consiglio federale si ricrede sul reato di stalking
Questo contenuto è stato pubblicato al
Finora il Governo non riteneva necessario catalogare questo tipo di atti persecutori come reato in quanto il diritto penale e quello civile permettono già di procedere contro singoli comportamenti. Ora però ne riconosce la necessità.
Investimenti nelle ferrovie, il Governo svizzero è più generoso di quanto previsto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale intende staccare un assegno di oltre 16 miliardi per il prossimo quadriennio. Si tratta di 1,3 miliardi in più di quanto preannunciato e circa 2 miliardi in più del periodo attuale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 200 agenti francesi stanno cercando in tutta la Normandia Mohamad Amra, il detenuto evaso martedì da un furgone che lo stava trasportando in prigione.
Maggiore margine di manovra al Governo elvetico per l’export di armi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una modifica della legge federale sul materiale bellico messa in consultazione dal Governo elvetico prevede un maggiore margine di manovra per il Consiglio federale nelle esportazioni di materiale bellico.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona, nel canton Ticino, ha condannato l'ex ministro dell'Interno del Gambia Ousman Sonko a 20 anni di detenzione per ripetuti crimini contro l'umanità.
Niente più “incidenti di persona” per le Ferrovie federali svizzere
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il termine che si riferisce ai suicidi avvenuti sui binari verrà sostituito da un generico "evento legato a una causa esterna". Per evitare il rischio di emulazione, scrivono le FFS.
Proteste pro-palestinesi, sgomberata l’Università di Berna
Questo contenuto è stato pubblicato al
È stato necessario l'intervento (pacifico) delle forze dell'ordine per allontanare un gruppo di studenti e studentesse pro-palestinesi che stavano occupando un edificio dell'Università di Berna.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Christie's ha venduto a Ginevra otto orologi di lusso appartenuti al pilota tedesco di Formula 1 Michael Schumacher.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Contenuto esterno
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.