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Kim Jong Un rinvia l’attacco all’isola di Guam

Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-Un, afferma che prima di lanciare missili verso Guam guarderà "un altro po' il folle e stupido comportamento degli yankee". L'ultimatum nordcoreano scadeva oggi...

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Nei giorni scorsi Kim Jong-Un dichiarò di voler colpire l’isola di Guam entro Ferragosto. Un ultimatum che aveva portato ad un’escalation di minacce tra il dittatore nordcoreano e il presidente statunitense. 

Ora cambio di rotta. “Per disinnescare le tensioni e prevenire il pericoloso conflitto militare nella penisola coreana – afferma Kim – è necessario che gli Stati Uniti facciano innanzitutto scelte adeguate e le traducano in azioni, in quanto hanno compiuto una provocazione con l’introduzione di enormi attrezzature strategiche nucleari in prossimità della penisola”.

Il leader nordcoreano ha parlato così durante un’ispezione al comando della Forza strategica a capo delle unità missilistiche della Corea del Nord, durante la quale è stato messo al corrente sui dettagli del piano di lancio missili verso il territorio statunitense di Guam. Kim “ha esaminato il progetto per lungo tempo” e “ha discusso” con gli ufficiali del comando, spiega la Kcna, costatando che le forze armate di Pyongyang sono pronte a lanciare i missili in qualsiasi momento.

Se sul fronte nordcoreano le tensioni sembrano smorzarsi almeno un po’, su quello iraniano gli attriti continuano. Il presidente Rohani ha minacciato di abbandonare l’accordo sul nucleare se gli Stati Uniti dovessero continuare con la loro politica di sanzioni. L’analisi dell’inviato della RSI a Washington: 

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