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Diabolik, il re de terrore, catturato a Milano

È nato da un'idea di Angela e Luciana Giussani e nel novembre del 1962 è apparso per la prima volta nelle edicole italiane. Parliamo di Diabolik, il criminale più amato e letto in Italia. Oggi, dopo 55 anni, Diabolik è uno dei pochi fumetti che si trova un po' ovunque in Svizzera. E Cartoomics di Milano gli renderà omaggio dal 3 al 5 marzo.

Enzo Facciolo, 86 anni, milanese, mito dei disegnatori e fumettisti italiani, da oltre mezzo secolo divide la casa… con il Re del terrore. É lui infatti che lo ha disegnato proprio così Diabolik. Cattivo, nero, a somiglianza di un attore di cinema dell’epoca, Robert Taylor. Se le sorelle Angela e Luciana Giussani sono state quindi le mamme, le ideatrici del personaggio in un’epoca (i primi anni Sessanta) in cui  raccontare di un personaggio “cattivo” sconvolgeva, lui, Facciolo, è stato il papà di Diabolik, ovvero la matita che ha tracciato l’espressione, la china nera che ha riempito migliaia e migliaia di tavole, spesso accompagnate dalla parola “Swisss” ogni qual volta il “cattivo ladro in calzamaglia nera” lanciava il suo coltello. 

E nessuno meglio di lui, di Facciolo, può raccontarci il suo “personaggio”, che compie 55 anni (diventando il fumetto italiano più longevo della storia) e sarà “omaggiato” con  una grande, attesa mostra alla rassegna di fumetti Cartoomics Collegamento esternoa Milano , dal 3 al 5 marzo. “Sono rivelazioni che scottano queste” dice Mario Gomboli, soggettista, sceneggiatore ma soprattutto direttore della casa editrice milanese Astorina, che pubblica il famoso albo (oggi affiancato anche da una versione più moderna, DK, una sorta di Diabolik 2.0).

Dunque l’ispettore Ginko, che dal 1962 nelle storie a fumetti cerca di catturare il re del terrore senza mai riuscirci, sarebbe meglio che stavolta almeno prendesse appunti e ci provasse… a Milano.

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