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Pandemia, una ventata d’ottimismo in Svizzera

Affiche d une mesure sanitaire mise à la poubelle
La maggioranza della popolazione è a favore della revoca di molte misure sanitarie. © Keystone / Michael Buholzer

Malgrado un numero di contagi giornalieri che resta elevato, il morale in Svizzera sembra essersi risollevato. Il decimo sondaggio sulla pandemia realizzato dall'istituto Sotomo per conto della Società svizzera di radiotelevisione (SSR) mostra anche che la revoca della quasi totalità delle misure sanitarie è ampiamente approvata dalla popolazione.  

L’istituto di sondaggio non potrebbe essere più chiaro: “Dall’inizio della pandemia quasi due anni fa, l’ottimismo riguardo all’evoluzione della crisi del coronavirus non è mai stato così alto come in questo febbraio 2022”, scrive.

Ottimismo prudente

La metà esatta delle persone interpellate si dichiara molto o piuttosto ottimista, mentre solo il 16% si dice molto o piuttosto pessimista. Per meglio comprendere l’evoluzione di questo stato d’animo è bene ricordare che il tasso di ottimismo era crollato al 21% nell’ottobre del 2020.

Si tratta tuttavia di un ottimismo prudente. La maggior parte di chi ha risposto ritiene che il capitolo della pandemia non sia definitivamente chiuso, ma bisognerà convivere con il coronavirus come già si fa con quello dell’influenza.

L’indagine è stata realizzata dall’istituto Sotomo per conto della Società svizzera di radiotelevisione (SSR), di cui fa parte anche SWI swissinfo.ch.

Si tratta del decimo sondaggio sul tema dal marzo 2020.

L’indagine è stata effettuata online e sono state 33’673 le persone che hanno risposto da tutte le regioni linguistiche tra il 4 e il 13 febbraio.

Dato che non si tratta di un campione rappresentativo – chi ha partecipato non è stato selezionato, ma ha risposto su base volontaria – una ponderazione è stata effettuata. Il margine d’errore è di +/- 1,2%.

Più della metà delle persone (51%) si aspetta ulteriori restrizioni sanitarie il prossimo inverno, mentre il 41% non è della stessa opinione. “Questo nuovo ottimismo non significa che la maggioranza della popolazione svizzera si aspetta un ritorno alla normalità pre-pandemica”, sottolinea l’istituto.

Revoca delle misure plebiscitata

L’indagine è stata realizzata all’inizio del mese di febbraio, ovvero solo qualche giorno prima che il Governo elvetico revocasse quasi tutti i provvedimenti sanitari introdotti per lottare contro la malattia.

Evidentemente, il Consiglio federale ha soddisfatto le aspettative. “I risultati dell’indagine hanno mostrato che la voglia di mettere fine alla maggior parte delle misure è ampiamente diffusa in seno alla popolazione”, commenta l’istituto Sotomo.

Solo il 28% di chi ha risposto ritiene che, con la revoca delle misure, il Governo agisca in modo precipitoso, mentre il 39% avrebbe preferito un’apertura ancora più rapida.

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Benché la popolazione si mostri abbastanza entusiasta all’idea di lasciarsi le misure sanitarie alle spalle, emerge anche una certa ambivalenza. Ciò si vede, in particolare, nell’ambito dell’obbligo di indossare una mascherina sanitaria.

Più della metà delle persone interpellate (53%) è favorevole a un’abolizione generale di tale obbligo. Ma quando le domande si fanno più precise, le cose cambiano: il 55% è a favore della mascherina obbligatoria nei negozi e il 61% nei trasporti pubblici.

Fine delle competenze straordinarie

Prolungando fino a fine marzo l’obbligo di indossare una mascherina nelle strutture sanitarie e nei trasporti pubblici, il Consiglio federale sembra quindi averci visto giusto. La volontà popolare e le recenti decisioni governative sembrano coincidere.

Tuttavia – ed è un paradosso – questa corrispondenza e il dilagante ottimismo non giovano al Governo. Il sondaggio mostra che la fiducia nell’operato del Consiglio federale non è aumentata, al contrario: il 45% ha detto di aver fiducia nella politica sanitaria dell’esecutivo, contro il 53% dello scorso ottobre. È comunque meglio di quanto emerso nel gennaio del 2021, quando questa percentuale aveva raggiunto il 33%.

Per la prima volta dall’inizio della pandemia, la maggioranza della popolazione (52%) auspica la fine delle competenze straordinarie conferite al Consiglio federale in base alla Legge federale sulle epidemieCollegamento esterno. Tuttavia, resta bassa (26%) la percentuale della popolazione dell’opinione che la concentrazione dei poteri nelle mani del Governo si sia spinta troppo lontano.

L’intervista al ministro della sanità Alain Berset all’indomani della revoca di quasi tutte le restrizioni:

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Conseguenze a lungo termine

Molti indicatori mostrano che lo spettro della pandemia si sta progressivamente allontanando. Ma le persone interpellate sono generalmente dell’idea che ci saranno delle conseguenze sul lungo termine. Il cambiamento più profondo sarebbe il telelavoro, che la pandemia ha fatto diventare ormai un’abitudine.

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