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In 30 anni il numero di banche è più che dimezzato

Anche l’anno scorso il numero delle banche svizzere è diminuito: ne sono rimaste 261, cinque in meno rispetto all’anno precedente.

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Nel 1987 tra grandi istituti, banche private, casse di risparmio, banche cantonali, ecc. in Svizzera vi erano oltre 600 banche. Alla fine del 2016 ne erano rimaste solo 261, stando alle statistiche pubblicate giovedì dalla Banca nazionale svizzera Collegamento esterno(BNS).

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Se negli anni ’90 si era assistito soprattutto a una grande ondata di fusioni – tra cui in particolare quella tra Società di banca svizzera e Unione di banche svizzere, da cui è nata l’attuale UBS – negli ultimi tempi la piazza finanziaria elvetica ha dovuto invece fare i conti con tutta una serie di problemi: le ricadute della crisi finanziaria, la lotta globale contro l’evasione fiscale, tradottasi nell’abolizione del segreto bancario, il costo per attuare nuove norme, tassi d’interesse ai minimi storici… Molti istituti stranieri, ad esempio, hanno così abbandonato la Svizzera: più di 120 prima della crisi del 2008, ne sono rimasti solo un’ottantina.

Un’evoluzione che non si fermerà così presto: “Con l’erosione dei margini di interesse e lo sviluppo del digitale in ambito finanziario, il settore bancario sarà chiamato a ristrutturarsi sempre più rapidamente nei prossimi anni”, rileva sul suo sito l’Associazione svizzera dei banchieri.

La grande maggioranza delle banche (226) ha comunque conseguito degli utili nel 2016. Solo 35 hanno chiuso in rosso. 

Sommando gli utili (11,8 miliardi) e detraendo le perdite (3,9 miliardi), il bilancio si attesta a +7,9 miliardi di franchi. L’anno precedente era praticamente il doppio: 15,8 miliardi. Stando alla BNS, ciò si spiega con il fatto che nel 2015 le grandi banche avevano conseguito utili straordinari pari a 10,7 miliardi di franchi, mentre l’anno scorso di ‘soli’ 2,2 miliardi.

Meno impieghi

Per quanto concerne i posti di lavoro, è stata registrata una diminuzione del 2,5%. Sono così scomparsi 3’047 impieghi a tempo pieno, 1’660 dei quali in Svizzera, gli altri all’estero. Alla fine dell’anno, il settore contava 120’843 posti, di cui 101’382 nella Confederazione.

L’evoluzione non è stata uniforme: le grandi banche hanno cancellato 2’617 equivalenti a tempo pieno, mentre gli istituiti in mani straniere 1’093. Le banche borsistiche hanno da parte loro assunto 827 persone in più, la metà delle quali in Svizzera.

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