Processo d’appello in Svizzera per un presunto criminale di guerra
Si apre mercoledì davanti al Tribunale penale federale di Bellinzona il processo nei confronti dell'ex comandante liberiano Alieu Kosiah. Nel 2021 l'uomo era stato condannato in prima istanza a 20 anni di carcere per crimini di guerra.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mar con Keystone-ATS
Quello che va in scena da mercoledì a Bellinzona è il secondo capitolo di un processo storico: non era infatti mai capitato prima che la giustizia ordinaria svizzera si occupasse di un caso legato a crimini di guerra. Kosiah era inoltre stato il primo liberiano ad essere messo sotto processo per presunti crimini commessi durante la prima guerra civile liberiana, dal 1989 al 1996.
Il dibattimento in appello aggiunge un ulteriore mattone di storia a questa vicenda: l’accusato dovrà infatti rispondere dell’accusa di crimini contro l’umanità, una prima in Svizzera.
Il processo in prima istanza si è svolto tra dicembre 2020 e febbraio 2021 davanti alla Corte del Tribunale penale federale (TPF). Il verdetto è giunto quattro mesi dopo: i giudici hanno seguito la richiesta del Procura federale. Oltre alla pena detentiva, a Alieu Kosiah è stata comminata l’espulsione dalla Svizzera per 15 anni. L’ex miliziano, che si dichiara non colpevole, ha presentato ricorso alla Corte d’appello del TPF. Il processo che si apre oggi durerà fino al 3 febbraio 2023.
In detenzione dal 2014
Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha avviato il procedimento per crimini di guerra contro Kosiah alla fine di agosto 2014 a seguito delle denunce di sette vittime. L’uomo, giunto in Svizzera nel 1998 per richiedere l’asilo politico, è stato arrestato il 10 novembre a Berna e da allora è detenuto.
Alieu Kosiah, oggi 47enne, è stato ritenuto colpevole di varie violazioni delle leggi di guerra mentre era membro della fazione armata ULIMO (United Liberation Movement of Liberia for Democracy). Il liberiano avrebbe ordinato di uccidere, avrebbe ucciso o partecipato all’uccisione di civili e soldati fuori dal combattimento. È anche accusato di aver profanato il corpo di un civile morto mangiandone il cuore, di aver violentato una donna civile, di aver ordinato il trattamento disumano dei civili e di aver reclutato e utilizzato un minore come bambino soldato. Alieu Kosiah avrebbe inoltre ordinato o partecipato al trasporto forzato di beni e munizioni da parte dei civili.
Alieu Kosiah, che ha sempre negato le accuse, ha presentato ricorso contro la sentenza. L’MPC ha fatto lo stesso, per contestare tre assoluzioni sulla ventina di accuse complessive.
Crimini contro l’umanità
La novità del dibattimento in seconda istanza è data dal fatto che le sette persone che si sono costituite parti civili hanno ottenuto ciò che chiedevano fin dall’inizio, ossia l’esame di alcuni fatti dal punto di vista dei crimini contro l’umanità.
Finora, il procuratore federale Andreas Müller aveva sempre rifiutato di estendere l’azione penale in base al principio di non retroattività, ritenendo che la disposizione sui crimini contro l’umanità, entrata in vigore nel 2011, non potesse essere applicata a questo caso, stando a quanto riferito dal giornale Le Temps.
In Italia mancano infermieri e la colpa è (anche) della Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
La mancanza di personale infermieristico in Italia si sta facendo sempre più marcata e in estate rischia di esserci una vera e propria crisi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La consigliera federale Elizabeth Baume-Schneider, presente al Festival di Cannes, si dice fiduciosa per il futuro del cinema rossocrociato.
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Ucraina è entrata in vigore sabato 18 maggio la legge che ha abbassato l'età del reclutamento militare da 27 a 25 anni.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le trattative per la liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas sono state sospese. Ad annunciarlo un'emittente israeliana.
Eurovision 2025, (quasi) tutto esaurito negli hotel delle grandi città elvetiche
Questo contenuto è stato pubblicato al
Data e luogo del prossimo Eurovision Song Contest non sono ancora noti, ma nei principali centri urbani della Confederazione gli hotel sono stati presi d'assalto per il mese di maggio dell'anno prossimo.
Per il Vaticano nessuno è obbligato a credere ai fenomeni soprannaturali
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Vaticano ha presentato venerdì le nuove linee guida per valutare se e quando si può parlare di eventi soprannaturali.
Il Regno Unito inasprisce le regole per ottenere un permesso di lavoro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per cercare di contenere il fenomeno migratorio, il Regno Unito ha innalzato del 40% la soglia di reddito annuo minimo che serve per ottenere il permesso di lavoro.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La città di Coira, capitale del canton Grigioni, è diventata uno dei maggiori centri di consumo di stupefacenti in Svizzera. Tra questi anche una "new entry": il Fentanyl.
Non considerare i legami con la patria per l’espulsione di criminali stranieri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un'iniziativa parlamentare democentrista chiede che possano venire espulsi dalla Svizzera gli autori d'infrazioni gravi anche se il loro ritorno nel Paese d'origine rappresenta per loro un pericolo.
In Svizzera il 45% delle api selvatiche è minacciato
Questo contenuto è stato pubblicato al
A pochi giorni dalla Giornata internazionale delle api, che cade il 20 maggio, l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) ha pubblicato venerdì la nuova Lista rossa delle api, che fa il punto sulle specie minacciate.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
L’ex comandante liberiano condannato in Svizzera a 20 anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale penale federale ha condannato a 20 anni di reclusione e 15 anni di espulsione dalla Svizzera Alieu Kosiah, accusato di crimini di guerra.
Al via in Svizzera storico processo per crimini di guerra
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ex comandante di un gruppo armato attivo durante il conflitto civile in Liberia è a processo da giovedì davanti al Tribunale penale federale.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.