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Prosegue il calo dei disoccupati in Svizzera

Un po più vuoti gli uffici di collocamento svizzeri.
Un po' più vuoti gli uffici di collocamento svizzeri. Keystone / Martial Trezzini

La disoccupazione, il cui tasso è sceso al 2,7% ad agosto (-0,1% in un mese e -0,6% rispetto a un anno fa), si è avvicinata ai livelli pre-pandemia. Per trovare un dato migliore bisogna risalire al febbraio 2020 (2,5%), quando è scoppiata la crisi sanitaria del coronavirus.

In totale, alla fine di agosto, erano 126’355 le persone registrate come disoccupate presso gli uffici regionali di collocamento, 1’924 in meno rispetto a luglio, secondo quanto comunica oggi (martedì) la Segreteria di Stato dell’economia (SECO). Il tasso di disoccupazione è sceso dal 2,8 al 2,7%. Ad aver influito sul miglioramento ci sono sicuramente anche gli effetti stagionali, in particolare con il turismo e la ripresa dell’edilizia, ma anche il tasso ponderato su questi effetti è comunque sceso dal 3 al 2,9%.

Cifre che sono in linea con le attese degli economisti, che si aspettavano proprio un tasso di disoccupazione tra il 2,7 e il 2,8%; e tra il 2,9 e il 3% per quella destagionalizzata.

Il Ticino in controtendenza

Il Ticino è invece in controtendenza, con un tasso che che passa dal 2,7 al 2,8%, quindi leggermente sopra la media nazionale. I Grigioni invece hanno un tasso di disoccupazione tra i più bassi in Svizzera, lo 0,8%, ancora in leggero calo rispetto a luglio. Solo Appenzello Interno ha meno disoccupati (0,6 %), mentre al livello dei Grigioni ci sono anche Uri e Obvaldo.

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A livello nazionale le cifre di agosto sono un ulteriore segnale di ripresa del mercato del lavoro svizzero. I dati attuali sono infatti ben al di sotto di quelli dello stesso mese dell’anno scorso, quando il numero di disoccupati era salito a oltre 150’000 e il tasso al 3,3%. Il divario è ancora più grande rispetto allo scorso gennaio, quando la crisi legata alla pandemia aveva fatto segnare il maggiore impatto sul mercato del lavoro svizzero (quasi 170’000 disoccupati; tasso del 3,7%).

Un ulteriore segnale del miglioramento della situazione è il continuo e drastico calo del lavoro ridotto. A giugno, l’ultimo dato disponibile, i beneficiari sono calati del 37% a 162’290 persone, dopo che già a marzo, aprile e maggio le cifre erano in discesa.

Per la Seco la dinamica è “straordinariamente positiva”

Per il direttore della divisione lavoro presso la Segreteria di Stato dell’economia (Seco) Boris Zürcher “la dinamica del mercato del lavoro è straordinariamente positiva”, soprattutto se si considera il dato mensile depurato dagli effetti stagionali (2,9%, -0,1%) e la ripresa dell’occupazione anche nella ristorazione dove i senza lavoro sono scesi al 6,3%.

Ma altre conferme provengono dal numero costantemente elevato dei posti vacanti e dalla “notevole flessione” del lavoro ridotto (cassa integrazione). “Rimaniamo complessivamente molto ottimisti”, ha osservato Zürcher, perché non vi sono segnali di un’ondata di fallimenti aziendali e di licenziamenti, sebbene in alcuni comparti, come l’aviazione, vi saranno adattamenti strutturali.

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