Da venerdì sono scattate in tutta Europa le misure di blocco dei beni degli oligarchi russi. In Svizzera congelati diversi conti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj
Gli oligarchi russi vicini a Vladimir Putin stanno subendo da venerdì le conseguenze delle sanzioni introdotte dall’UE e dalla Svizzera. Oltre ai conti bancari sono stati sequestrati immobili, auto e anche alcuni yacht. Operazioni simili sono previste anche in Svizzera, ma per ora non sono state mediatizzate come nel resto dell’Europa.
A Imperia, nella notte, è stato sequestrato “Lady M.”, uno yacht di 65 metri di lunghezza proprietà di uno degli uomini più ricchi della russia, il multimiliardario Alexei Mordashow. Si tratta di un oligarca, molto vicino a Vladimir Putin, i cui affari passano anche dalla Svizzera e in particolare dal Ticino. Nel cantone a sud delle Alipi, infatti, si trova la sede di Severstal Export, colosso siderurgico russo.
Contenuto esterno
Anche altre imbarcazioni sequestrate appartengono a personalità i cui affari hanno addentellati in Svizzera, come per esempio Gennady Timchenko, proprietario di Gunvor (società specializzata nel commercio, trasporto e stoccaggio di prodotti dell’industria petrolifera).
Come spiega l’avvocato esperto di sanzioni Marc GIllieron ai microfoni della RSI, tutti i beni che appartengono a persone soggette a queste sanzioni sono sequestrati: conti bancari, immobili, veicoli o qualsiasi altro tipo di bene materiale che appartiene direttamente o indirettamente a questi oligarchi.
Concretamente, per quanto riguarda la Confederazione, “tutte le persone – quindi non soltanto gli intermediari finanziari (banche, assicurazioni, ecc) – che hanno informazioni riguardo ad averi patrimoniali di ogni genere – specialmente depositi bancari – sono tenute a informare il Segretariato dell’economia”. A spiegarlo è l’avvocato ticinese Paolo Bernasconi.
In Svizzera si tratta soprattutto di bloccare i conti bancari: un’operazione meno mediatizzabile, ma sicuramente più pesante, poiché gli averi custoditi negli istituti di credito elvetici si contano in milioni e miliardi di franchi.
Contenuto esterno
Sanzioni sulle quali si è espresso proprio oggi il presidente russo Vladimir Putin, secondo il quale queste misure equivalgono a una dichiarazione di guerra, “ma grazie a Dio non ci siamo ancora arrivati. Penso che i nostri cosiddetti “partner” abbiano ancora una minima comprensione di quali potrebbero essere le conseguenze e le minacce per tutti. Anche se hanno fatto qualche affermazione sconsiderata come quella del ministro degli Esteri britannico quando ha detto che la NATO potrebbe entrare nel conflitto. Per questo abbiamo messo immediatamente in allerta le nostre forze di deterrenza nucleare in modalità di combattimento”.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un sondaggio mostra la forte contraddizione tra l'atteggiamento nei confronti del clima e il comportamento individuale.
30 anni fa il mondo assisteva alla morte di Ayrton Senna
Questo contenuto è stato pubblicato al
30 anni fa, il 1° maggio 1994 moriva il campione di Formula 1 Ayrton Senna in un tragico incidente a Imola nel corso di una gara.
Le proteste statunitensi salutate nella Striscia di Gaza
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’eco delle proteste nei campus universitario statunitensi è arrivata nella striscia di Gaza, dove sono apparsi cartelloni di apprezzamento rivolti agli atenei coinvolti.
Condannato un politico vodese che ha distribuito decine di falsi certificati Covid
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente dell'UDC di Yverdon-les-Bains Christophe Loperetti è stato condannato a 15 mesi di carcere sospesi per aver emesso 49 falsi certificati, ma secondo la corte sarebbe "solo la punta dell'iceberg".
Manifestazioni in tutta la Svizzera per il 1° maggio, pochi disordini
Questo contenuto è stato pubblicato al
Migliaia di persone sono scese nelle strade elvetiche in occasione della Festa del lavoro per chiedere salari più alti, premi di cassa malati più bassi e protestare contro il capitalismo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il cyberattacco contro la ditta Xplain, che ha portato sul darkweb dati sensibili della Polizia federale (fedpol) e dell'Ufficio delle dogane, ha portato il Governo elvetico a rivedere, inasprendole, le regole in vigore.
Trapianto d’organi, il consenso presunto solo dal 2026
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il modello del consenso presunto per la donazione di organi dovrà aspettare almeno il 2026 per poter entrare in vigore. Si attende la disponibilità dell'identità elettronica necessaria per iscriversi nel registro dei donatori.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La polizia di New York è entrata nell'Hamilton Hall della Columbia University da una delle finestre dell'edificio, su richiesta dell'ateneo.
Automobilisti tedeschi indisciplinati in Svizzera, le multe arrivano a casa
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oggi entra in vigore l'accordo di polizia bilaterale tra Germania e Svizzera che regola tra l'altro il pagamento delle multe.
Più strumenti per accertare l’identità dei richiedenti l’asilo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per accertare l'identità, la cittadinanza o l'itinerario di viaggio di un richiedente l'asilo le autorità elvetiche potranno a partire dall'aprile 2025 esaminare i loro telefonini o eventuali personal computer.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Sanzioni agli oligarchi, denuncia contro il Credit Suisse
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le rivelazioni del Financial Times gettano ombre sull'operato della banca, che smentisce le accuse, nei confronti degli uomini vicini a Putin.
Le sanzioni svizzere colpiscono gli oligarchi vicini a Putin
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le sanzioni decise ieri dal Consiglio federale a danno di Mosca colpiscono anche i facoltosi cittadini russi con cospicui depositi in Svizzera.
Decisione storica della Svizzera che adotta tutte le sanzioni dell’Ue
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera riprenderà le sanzioni adottate dall'Ue contro la Russia. La decisione è stata presa lunedì al termine di una seduta straordinaria.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.